serie b

PALERMO, TUTTE LE DICHIARAZIONI DI BALDINI E CASTAGNINI DOPO LE DIMISSIONI

Palermo
Baldini e Castagnini in conferenza stampa

Mediagol ⚽️

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- 28 lug

TERMINA QUI LA CONFERENZA STAMPA DI BALDINI E CASTAGNINI

- 28 lug

BALDINI: "Non mi ha detto niente nessuno dopo che ho detto di voler andare in Serie A. Dire di voler andare in A non è sbruffoneria, ma mettersi alla prova. Se tu cambi il tuo modo di vivere, rinunci ad una parte di te stesso. Tutti sapete quanto è stato gratificante andare in B"

- 28 lug

CASTAGNINI: "Vai a vedere la rosa del Monza che ha vinto i playoff, io sono orgoglioso di aver portato otto giocatori dalla D alla B. Qualcuno si dimentica spesso che noi nei tre anni che abbiamo vinto ci abbiamo messo un anno in meno del Bari spendendo qualche soldo in meno. Abbiamo fatto anche delle plusvalenze come quella di Lucca. Dove può arrivare il Palermo? Il City ha risorse per fare un campionato in B per assestarsi nella categoria, questo è normale"

- 28 lug

CASTAGNINI: "Con il senno di poi sarebbe stato meglio smettere prima. Amichevole col Pisa? Non è stato uno spartiacque. Il mercato è stato fatto in maniera trasparente, le decisioni sono state prese da me con il mister e Zavagno. Non ci sono delle operazioni che non avrei fatto senza il City. Rinnovo Luperini? Sarebbe dovuto essere fatto, ma non c'erano i tempi. Abbiamo detto di aspettare. Zavagno? Il rapporto con lui è leale. E' una persona perbene, le ultime decisioni le prendevo sempre io perché era mia responsabilità. Ho sempre avuto la possibilità di fare ciò che dovevo, non è il mercato il problema principale. City? Palermo diventerà grande. Non basta l'autonomia, devi avere fiducia totale quando lavori. In tre anni ho fatto quello che ritenevo giusto fare e abbiamo ottenuto risultati. Non basta solo scegliere un giocatore per essere al centro del progetto"

- 28 lug

BALDINI: "Pisa è stata la cartina di tornasole. Quattro gol in mezz'ora non possiamo prenderli neanche se giochiamo con la Beretti. Questo ha significato che la mia protettrice mi ha detto di aprire gli occhi. Ci siamo resi conto dei problemi. E siccome il Palermo ha la possibilità di creare una squadra forte lo farà senza di me. I giocatori mi ringraziano per quanto gli ho insegnato sul campo e fuori. Io non sono un professore, questo è un mondo di ipocriti e quindi ci vuole tempo per spiegare la differenza tra un allenatore e l'allenatore. Le cessioni di Giron e Dall'Oglio? Non hanno influito sulla mia scelta, hanno avuto opportunità irrinunciabili. Era giusto che questi ragazzi avessero la possibilità di guadagnare. Staff? Mi conoscono, sanno che quando prendo decisioni ho forti motivazioni. Ognuno di noi è libero di scegliere. Nardini domenica in panchina? Di queste cose non parlo"

- 28 lug

BALDINI: "L'affetto i giocatori nei miei confronti l'avranno sempre, io sono stato l'ALLENATORE. Io ho sempre considerato prima l'uomo e poi il giocatore. Un paio di giorni fa dissi a Silipo, che andrà via, di allenarsi al massimo. E che non mi sarebbe interessato se due giorni dopo sarebbe dovuto andare via. Io sono l'allenatore, che quando si mette ad allenare considera l'uomo. Quello di Silipo è un esempio. Chiunque dei giocatori sa l'importanza che io ho sempre dato prima all'uomo e poi al giocatore. Sono sempre stati tutti partecipi"

- 28 lug

BALDINI: "Acquisti? Castagnini cercava di operare al meglio, il problema è di fiducia. Essere o no al centro del progetto. Io ero circondato dal malcontento, da parte di tutti. Il gruppo non c'è, per ricreare il gruppo ci vuole tempo e nel calcio il tempo non c'è. L'anno scorso ho creato il gruppo in poco perché ero al centro del progetto. Il presidente per me è stato eccezionale, mi ha telefonato dopo Foggia e Francavilla. Un presidente migliore di Mirri non potevo trovarlo. Adesso da centravanti mi hanno spostato terzino"

- 28 lug

CASTAGNINI: "La scelta del mio addio non è legata all'addio di Sagramola. Mi è dispiaciuto perché la società l'ha creata lui da zero, io credo che con lui abbiamo fatto questi risultati. Credo che questo vada ricordato, perché Sagramola ha costruito tutto questo. Io ringrazio pubblicamente Sagramola. Non abbiamo rancore o rabbia verso nessuno, ringraziamo la società attuale per averci dato la possibilità anche se non sentivamo la fiducia. Io sono certo che a Palermo faranno grandi cose perché hanno dei grandi professionisti e porteranno il Palermo in Serie A, non so in quanto tempo. Hanno una grande struttura e organizzazione. Gli lasciamo un patrimonio bellissimo, questo è il nostro orgoglio"

- 28 lug

BALDINI: "Quando ieri abbiamo incontrato Mirri, il presidente mi ha detto: 'E' impensabile che tu vada via'. Io ho spiegato che non mi sentivo al centro del progetto. Gli ho detto: 'Se tu eri presidente con la tua proprietà me l'avresti fatto un altro anno di contratto'. Il gruppo si poteva ricreare. Ma se tu Dario mi dici che mi avresti fatto più anni di contratto anche in Serie C ma il City non lo fa, io mi devo sentire al centro del progetto? Io non prendo per il culo la gente palermitana, io voglio andare in Serie A e a me di fare un anno di transizione non me ne frega niente. A me sarebbero interessati giocatori funzionali, senza creare entusiasmo la gente sta a casa e lo stadio non si riempie. Avere un gruppo per me vuol dire anche avere il popolo rosanero che si sente partecipe alla partita. In occasione del 2-0 dell'Entella tu sei morto, ma il popolo ha spinto la palla in rete. Io sono un allenatore che crede nei sogni e che vive di emozioni, i miei giocatori diventano i più forti quando entrano in sintonia. Per fare quel tipo di lavoro ho bisogno dell'anima dei giocatori. Io posso solo ringraziare Mirri, sarò sempre tifoso del Palermo. Andrò in curva quando andrò a vedere il Palermo"

- 28 lug

CASTAGNINI: "L'anno scorso non era una scelta di non rinnovare i contratti dei calciatori in scadenza, lì ho tenuto la squadra in un certo modo e mi prendo il merito. Sono due cose diverse tra l'anno scorso e quest'anno. Io sono arrivato a Palermo il 5 agosto 2019, cominciando a lavorare su una scala della DAMIR. C'è stato un anno e mezzo di sofferenza in Serie C, dopo la vittoria del campionato di D. Non mi sono mai tirato indietro, andar via da Palermo per me è un peso incredibile ma ho dato tutto e non l'ho fatto per soldi. Non va dimenticato chi ha creato questa società, come Sagramola. Lui dal punto di vista organizzativo ed economico e io dal punto di vista tecnico. Di lui non parla più nessuno. Oggi lasciamo un patrimonio ad un gruppo che viene ad investire in una società pulita. Il club ci ha chiesto di pensarci perché volevano far continuare noi, ma quando tu non hai più nulla dentro è inutile prendersi in giro. I soldi sono importanti, ma lo è di più la coscienza. Quello che io ho fatto a Palermo non posso buttarlo via per un contratto. Siccome penso di non poter dare più niente in questa situazione, allora abbiamo detto basta"

- 28 lug

BALDINI: "Questi giocatori che hanno vinto erano considerati mediocri. Hanno fatto un risultato straordinario, hanno fatto dieci vittorie nelle ultime dodici partite. Se non riuscivo quest'anno, magari potevo farcela dopo. Ma i presupposti non ci sono più. Il destino mi ha aiutato a realizzare il mio sogno, diciotto anni dopo che mi era stato tolto. E allora perché devo mangiarmi questo sogno tra due mesi? Tra la dignità e i soldi io scelgo la dignità. Non ho niente contro il Palermo e contro la dirigenza. Ho capito che il mio modo di essere non può essere in sinergia con il loro modo di lavorare"

- 28 lug

BALDINI: "Il gruppo non c'è più per una serie di motivi. Alcuni giocatori credevano di prendere un ingaggio migliore, altri hanno dovuto aspettare dieci giorni. Ci sono una serie di persone attorno a me che non sono felici. Ognuno mi ha esternato delle amarezze. Giocatori in scadenza dicono di voler rinnovare, altri volevano migliorare il contratto. Tutte queste cose hanno rovinato il gruppo. Non è qualcosa che io voglio dire per accusare il Palermo che ha giustamente cambiato modo di lavorare. Il calcio non ti da tempo di metabolizzare la cosa. Io quindici giorni fa mi sarei dovuto già dimettere, ma non volevo fuggire. E' venuto un fisioterapista che si chiama Federico e ha aggiunto diverse figure mediche nello staff. Allora io dico, se io mandassi a Guardiola due preparatori senza interpellarlo sta zitto o risponde a tono? Se io non vengo interpellato mi dovete dire se sono al centro del progetto o meno"

- 28 lug

BALDINI: "Ci hanno dato la possibilità di provare a lavorare in un certo modo, ma Castagnini non mi trasmetteva più fiducia. Mi faceva sentire un allenatore che doveva combattere con tanti problemi, non mi trasmetteva serenità. E io non ero più in grado di trasmettergli entusiasmo. Si sono create due persone che non erano più le stesse. A questo punto dovevamo aspettare di prendere calci nel culo per avere soldi in banca? Oppure lasciare il Palermo con le migliori possibilità possibili. C'è tutto il tempo per poter lavorare. Nel mio cuore regna la tristezza, io continuerò ad abitare qua, morirò qua. Nella mia testa mi sento sereno, mi sono tolto un peso di portare in A il Palermo perché se io non avessi lottato per farlo mi sarei sentito un fallito. Questa è la migliore soluzione per il Palermo"

- 28 lug

BALDINI: "Io all'inizio dissi di giocare per la Serie A, ma se questi presupposti non ci sono perché manca il gruppo devo aspettare di fare brutte figure? Oppure lasciare il posto ad altri? E' facile dire il tempo è breve. Questa non è un'accusa verso nessuno, io posso solo ringraziare il Palermo. Questa tifoseria è straordinaria, il gruppo mi ha regalato emozioni. La festa finale è stata indescrivibile. Io posso solo ringraziare il Palermo e Mirri. Ciò non toglie che io ho detto di voler andare in Serie A, ma sarebbe servito creare un gruppo compatto col tempo. Ma nel calcio esistono solo i risultati e se non vinci ti mandano a casa. Siccome so come sarebbero andate le cose, preferisco andare a casa adesso"

- 28 lug

BALDINI: "Sento di non essere parte del progetto e questo non mi consente di lavorare con la società. Ho capito che non ci sono gli stessi presupposti dello scorso anno. Il mio animo era di portare la squadra in Serie A ma le condizioni non mi consentono di farlo. Ringrazio tutti per l'impegno profuso e per le emozioni vissute in questi mesi. Auguro al Palermo ogni miglior sorte possibile. Queste sono state le mie dimissioni. Noi l'anno scorso abbiamo vinto i playoff perché eravamo un gran gruppo e non la squadra più forte. Noi ci siamo meritati questo traguardo, la squadra ha segnato ventiquattro volte di seguito. Questi sono risultati che ti dicono che sei una squadra forte. Una squadra forte che però è frutto del gruppo. Le altre squadra sulla carta avevano giocatori professionalmente più bravi. Il gruppo adesso non c'è più"

- 28 lug

CASTAGNINI: "Il mister con il City Group non ha avuto rapporti diretti, per questo l'allenatore non si sentiva al centro del progetto. Il mercato l'ho fatto insieme al City, ma non è una questione di mercato. Anche quando confermi un calciatore il filo è sottile tra confermarlo in un modo o in un altro modo. Noi abbiamo lavorato su questo tipo di emozioni e quest'anno non riuscivamo più a dare questo tipo di sensazioni. Non ho niente contro il City o contro Zavagno. I giocatori che hanno firmato il rinnovo sono contenti, ma bisogna vedere come è stato firmato il rinnovo. Anche l'attesa per la firma, un giocatore può sentirsi meno importante. Tutto ciò è colpa nostra, mi assumo le mie responsabilità. Abbiamo fatto un certo tipo di discorso ma non ci siamo riusciti. Prima di proseguire su questa strada abbiamo detto basta. Ci siamo accorti che era difficile riproporre quello che ci ha dato linfa lo scorso anno. Manca l'ardore dello scorso anno, ve lo spiegherà meglio il mister"

- 28 lug

CASTAGNINI: "Sapete tutti perché e come siamo rimasti noi. Il mister è rimasto qua per i risultati conseguiti, per la gente. Tutta la città era felice che il mister lo seguisse in questa avventura. Il mister si è esposto anche per me e io sono rimasto, ma in realtà noi non ci sentivamo al centro del progetto. Dopo averci provato, le cose non sono andate. Abbiamo provato a fare un determinato tipo di lavoro senza riuscirci. Ad un certo punto abbiamo perso il gruppo e quella forza che ci ha portato ad ottenere quel grandissimo risultato. Quando ci siamo accorti di questo, abbiamo preso questa decisione"

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INIZIA LA CONFERENZA STAMPA

- 28 lug

Alle ore 11:00, Silvio Baldini e Renzo Castagnini parleranno in conferenza stampa e spiegheranno nel dettaglio i motivi delle dimissioni dai rispettivi incarichi