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Parma-Frosinone, Nesta: “Complicato affrontare i ducali. Serie B? Più facile da giocare che da allenare, la promozione…”

foto twitter frosinone

Le dichiarazioni del tecnico dei ciociari, Alessandro Nesta, a margine del ko rimediato in Coppa Italia contro il Parma

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Il Frosinone è ufficialmente fuori dalla Coppa Italia.

Il Parma soffre ma vince nella sfida andata in scena questa sera al "Tardini", contro i giallazzurri, e valida per il quarto turno di Tim Cup. Dopo le reti di Siligardi e Trotta un rigore di Hernani nei minuti finali regala la vittoria ai suoi, ponendo così conseguentemente fine al camminino dei ciociari nella competizione. Sconfitta analizzata al triplice fischio dal tecnico Alessandro Nesta, intervenuto ai microfoni di "Rai Sport".

"Sono molto contento della nostra partita, abbiamo cambiato tutti i giocatori - ha dichiarato l'allentare ai microfoni di "Rai Sport" -  Chi ha giocato poco oggi ha fatto bene, meglio nel secondo tempo. Sono felice della prestazione, non del risultato. Le cose stanno andando meglio. Ci manca ancora qualche punto, è l'ultimo step da superare ma le cose stanno andando molto meglio. Difesa? Eravamo partiti a quattro, ma le cose non andavano per cui ho pensato che i giocatori avessero più facilità a giocare a tre. Spesso un allenatore deve adattarsi alla squadra, trovando la soluzione migliore. Troppo guardinghi nel primo tempo? Oggi avevamo tanti giocatori con poco minutaggio, non è così facile giocare qui con il Parma. Poi hanno preso coraggio e le cose sono andate meglio".

L'allenatore si poi espresso sull'obiettivo Serie A: "Il Benevento ormai è andato, nel senso che si è staccato. Noi siamo nel gruppone, siamo tutti là. E' una B particolare, se perdi una partita sei quasi in zona playout. E' un bel campionato con tante partite. Sicuramente era più facile giocare che allenare".

Infine, due battute sul Milan e sul possibile approdo di Zlatan Ibrahimovic in rossonero: "Credo sia il giocatore giusto per loro in questo momento, perché al di là delle qualità tecniche porta anche tante responsabilità. Secondo me la sua presenza alleggerisce tutti: poi c'è anche l'aspetto tecnico-tattico, ma è un personaggio forte, un numero uno a cui gli altri possono aggrapparsi. Allenare il Milan? Per diventare allenatore del Milan deve passare tempo. Io devo allenare, studiare... ora sono al Frosinone, una società importante con una grande proprietà, qui non ci sono casini per cui mi reputo fortunato".