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Klopp e l’indizio sul futuro di Guardiola: “Mi ha chiamato Pep, mi ha promesso…”

Klopp e l’indizio sul futuro di Guardiola: “Mi ha chiamato Pep, mi ha promesso…”

Il tecnico dei Reds ha ricevuto telefonicamente i complimenti di Guardiola, i due si sfideranno ancora in Premier League nella prossima stagione?

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E' stata una di quelle notti che danno senso ad un'intera carriera, quella in cui Jürgen Klopp, alla terza finale del torneo europeo più importante, è riuscito finalmente ad uscire dal campo con la medaglia d'oro al collo. Molto più che una consolazione per il tecnico tedesco che solo due settimane fa aveva visto sfumare il titolo di Campione d'Inghilterra dopo un emozionante testa a testa col Manchester City. Proprio il manager dei vincitori della Premier è stato tra i primi a congratularsi con l'ex allenatore del Borussia Dortmund. "Un secondo fa mi ha chiamato Pep Guardiola al telefono. Sapete, il capo dei nostri fisioterapisti all'inizio della stagione lavorava al Manchester City, poi ha deciso che voleva vincere la Champions League" ha scherzato Klopp.

L'allenatore di Stoccarda ha rivelato il contenuto della conversazione con Guardiola, con un appuntamento alla prossima stagione che è difficile non interpretare come una conferma della permanenza del catalano in Premier League.  "Ci siamo promessi l'un l'altro che ci prenderemo a calci nel culo a vicenda ancora nella prossima stagione - ha raccontato Klopp -. Punteremo a vincere tutto e vedremo cosa succederà. Fare 97 punti in Premier League e vincere la Champions League è qualcosa di incredibile, ma siamo riusciti a fare questo miracolo. Adesso che abbiamo vinto qualcosa dobbiamo andare avanti, vincere altro. Sono veramente felice".

Quando gli chiedono a chi dedica questo trionfo il manager dei Reds non ha dubbi nell'indicare i suoi familiari. "E' stata una stagione fantastica, intensa. Volevo che succedesse per loro che hanno aspettato tanto. Questa gioia la dedico alla mia famiglia che è seduta lì in alto, in tutte le finali che ho giocato e perso hanno sofferto. Là sugli spalti c'è la mia famiglia, hanno sofferto per tutte le finali che ho perso e questa vittoria è per loro, per i miei allenatori, per chi lavora con me, per la proprietà, per i tifosi. Sono orgoglioso di questo club".