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Glik sfida la Juventus: “Tutti volevano affrontarci, ma poi hanno pianto. I bianconeri…”

MONACO - SEPTEMBER 27:  Kamil Glik (C) of AS Monaco FC celebrates after scoring the equalizer goal during the UEFA Champions League Group E match between AS Monaco FC and Bayer 04 Leverkusen at Louis II Stadium on September 27, 2016 in Monte Carlo, Monaco.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Il difensore del Monaco anticipa i temi della partita della prossima settimana contro la Juventus: sarà il primo round delle semifinali di Champions League.

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La Juventus è a una settimana esatta dal primo round della semifinale di Champions League: affronterà la rivelazione del torneo, il Monaco di Jardim e dell'ex granata Kamil Glik.

"Quando ho visto che ci avevano sorteggiato contro la Juventus il cuore batteva più veloce - ha raccontato Glik a Tuttosport -. A Torino ho vissuto 5 anni splendidi, sono cresciuto come giocatore e come uomo. E’ normale che sia una partita speciale. Un pezzo del mio cuore è granata. Nel calcio l’impossibile non esiste. Proveremo a fare un'altra sorpresa e andare noi in finale di Champions. Loro hanno Higuain e Dybala, ma occhio a Mbappé, è davvero un fenomeno. In Europa tutti ci volevano come avversario, poi però hanno pianto”.

"Piano piano ci siamo creati una consapevolezza, sicuramente la qualificazione in Champions League è stata importante, poi la vittoria con il PSG a inizio stagione - ha aggiunto il centrale polacco -. Sia le vittorie in campionato che quelle in coppa creano quell'autostima che ti rende più forte per tutta la stagione".

"Secondo me prima del sorteggio tutti speravano di incrociare il Monaco. Il Manchester City sicuramente voleva prendere il Monaco e credo fosse lo stesso per il Borussia. Ma guardate come è andata: tutti ci cercavano, ma alla fine abbiamo vinto sempre noi - le parole di Glik -. La Juventus può essere favorita, lo è sicuramente sulla carta perché ha giocatori di grande esperienza, ma per noi non cambia niente. Decide solo il campo".

Ultima chiosa su Mbappé, vero asso dei monegaschi. "Se fai questi numeri a 18 anni, non solo in Ligue 1, ma anche in Champions League, vuol dire che siamo di fronte a un giocatore eccezionale. Diventerà tra i più forti al mondo", ha concluso l'ex Torino e Palermo.