Un Catania impalpabile torna dalla Puglia con la seconda sconfitta stagionale. Male tutti tranne l'estremo difensore Pisseri, determinante nel rendere il passivo meno pesante.
catania
V. Francavilla-Catania 1-0: le pagelle del match
Un Catania impalpabile torna dalla Puglia con la seconda sconfitta stagionale. Male tutti tranne l’estremo difensore Pisseri, determinante nel rendere il passivo meno pesante. Pisseri 7: migliore in campo, e se tutto ciò avviene con la tua...
Pisseri 7: migliore in campo, e se tutto ciò avviene con la tua squadra in superiorità numerica per 45 minuti, qualcosa di certo non va...
Di Cecco 5.5: non spinge mai, anche quando potrebbe. Ordine di scuderia o indole?
Bastrini 5: soffre maledettamente Nzola. Il suo rientro dopo l'infortunio non desta sensazioni positive, ad aggravare la situazione la sbavatura nel finale.
De Santis 5: che non fosse la partita migliore per esordire lo si sapeva, ma dal centrale scuola Milan ci si aspettava certamente qualcosa di più.
Parisi 5,5: passo indietro per il terzino rossazzurro che sbaglia qualche diagonale di troppo e balla insieme a tutta la difesa
Fornito 5: inconsistente in mezzo al campo. Tanti errori e molta confusione per il centrocampista che si fa imbrigliare dai mediani avversari.
Bucolo 5: non il solito combattente che tutti conosciamo. Se viene meno la cattiveria, il centrocampista rossazzurro diventa poco utile.
Di Grazia 5,5: non sta bene e si vede
Biagianti 5: prima prestazione davvero sottotono per il capitano rossazzurro che corre a vuoto e non riesce a dare geometrie alla mediana. Nel secondo tempo serviva la sua esperienza per alzare l'attenzione.
Mazzarani 5: tanti errori e troppo fuori dal gioco. Doveva essere lui il collante far mediana e attacco, ma stavolta non si è proprio visto in campo.
Russotto s.v.
Paolucci 5: ha il merito di causare l'espulsione del portiere avversario, ma per il resto non punge mai. È' vero che le palle giocabili sono poche, ma non può essere un alibi.
Barisic 5: non dà la svolta sperata.
Calil voto 4,5: scelta quasi incomprensibile quella del tecnico che manda in campo un giocatore ormai con la testa altrove. Non è lui la causa della sconfitta, ma il simbolo della prestazione odierna.
© RIPRODUZIONE RISERVATA