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l'intervista

Mutti: “Catania a rischio fallimento? Perderli sarebbe terribile per il calcio”

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Le parole dell'allenatore Bortolo Mutti, sulla complicata situazione attualmente vissuta dal Catania

I calciatori del Catania, nei giorni scorsi, hanno espresso tutto il loro disappunto per una situazione societaria ed economica che va ormai avanti da diversi mesi. Tramite un comunicato pubblicato sul sito ufficiale della società, la squadra ha sottolineato a più riprese come - nonostante le molteplici rassicurazioni provenienti dai vertici del club - il fatto che siano rimasti in arretrato i pagamenti relativi ad alcune mensilità legate alla scorsa stagione sportiva. Motivo per il quale, i giocatori, hanno ufficialmente messo in mora il Calcio Catania. Una situazione commentata dall'allenatore Bortolo Mutti, intervenuto ai microfoni di TuttoC.com.

"Messa in mora dei giocatori? Onestamente è stata una sorpresa, visto il cambio di società e le situazioni pregresse. Pensavo ci fosse più stabilità, ma da fuori non si puoi mai dire come vadano veramente le cose. Rischio di un Trapani bis? Non saprei, bisogna vedere la situazione debitoria. Difficile non conoscendo i dettagli, quale sia la realtà delle cose. Mi auguro ovviamente di no, perché perdere il Catania sarebbe terribile per la Sicilia calcistica e per questo sport in generale. Speriamo si trovi stabilità economica. Non ci sono stati interventi veri, controlli per frenare tempo fa certe situazione. Quando è tardi diventa difficile anche sanarli".

"Se si è arrivati a questo limite vuol dire che sotto c'è qualcosa di grosso - prosegue Mutti - Dopo uno scorcio così limitato di campionato, che venga subito fuori una situazione del genere, significa che è grave. Ma come detto è difficile entrare nel merito".

I giocatori, malgrado la complicata situazione, scenderanno comunque in campo: "Rientra nell'etica del calciatore, nella sua professionalità. È un campionato importante per la squadra, per i tifosi e per se stessi. Giusto salvaguardare i propri diritti, non bisogna essere presi in giro. Ma sotto l'aspetto professionale bisogna essere altrettanto seri".