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Perinetti: “Legato a Palermo, Zamparini un romantico. Catania? Ecco tutta la verità”

Palermo

Le parole del dirigente sportivo, Giorgio Perinetti, durante l'evento “Calcio e innovazione: l’evoluzione dell’industria sportiva”

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“Calcio e innovazione: l’evoluzione dell’industria sportiva”: questo il nome dell'evento all’insegna dello sport e dell’innovazione, attualmente in corso nell’aula magna del Dipartimento SEAS dell’Università di Palermo. Tanti i profili di rilievo del mondo del calcio intervenuti nel corso del seminario. Tra questi anche il dirigente sportivo, ex Roma, Palermo, Napoli, Juventus e Venezia, tr ale altre, Giorgio Perinetti. 

"Sono contento di essere tornato a Palermo, la pandemia ci ha tenuti lontano. Sono legato a questa piazza da un punto di vista umano, personale, sentimentale ma anche ovviamente professionale. Qui rivivo alcuni ricordi fondamentali della mia vita. Bello trasmettere ai giovani appassionati di calcio, anche a livello economico, finanziario e sociale. Avere un confronto che li lasci soddisfatti fa piacere, arricchisce anche noi sentire i loro interventi perché ci possono essere utili. Con il Siena? Troppi cambiamenti, tre presidenti in 18 mesi. Niente continuità, per cui ho deciso di cambiare. La pandemia non ha permesso al Palermo di sfruttare il proprio pubblico, con un contribuito importante che è venuto a mancare anche dal punto di vista economico. Questo non è stato semplice per la famiglia Mirri".

Perinetti si è poi espresso su Zamparini e sulla situazione multiproprietà del Bari: "Zamparini? Si affollano tanti aneddoti. Lui è stato per me uno dei personaggi che ha legato la passione all' essere imprenditore. Rappresenta una figura del calcio romantico, diverso dalle proprietà americane che stanno invadendo il nostro calcio. Bisognerebbe cambiare la gestione del calcio in Italia perché rischia di allontanare chi ha la stessa visione passionale del calcio. Zamparini era alle volte focoso ed ingestibile ma parecchio innamorato del calcio. Il Bari? Quest'anno ha imbroccato la strada giusta, al terzo anno di Serie C. Il problema sarà poi capire, viste le norme che la federazione sta imponendo nella multi-società, come gestire i due club per De Laurentiis"

Chiosa finale sul Catania e sul rapporto con Mancini: "Città importante a livello calcistico. C'è un imprenditore romano che vuole rilanciare questa società e sono stato chiamato. Questa è una piazza importante ma prima vorrei che si stabilizzasse la società, solo allora potremmo parlare della collaborazione.

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