Leadership, qualità tecnica e duttilità tattica, Jacopo Dall'Oglio costituisce un acquisto di assoluto livello per il centrocampo del Palermo. Il centrocampista nativo di Milazzo è intervenuto ai microfoni dell'approfondimento calcistico #siamoaquile di "Trm" soffermandosi sulla sua duttilità tattica in campo. Di seguito le dichiarazioni dell'ex Catania, soffermatosi anche sul rapporto con i compagni di reparto e con il tecnico rosanero, Giacomo Filippi.


L'INTERVISTA
Dall’Oglio: “De Rose e Odjer due mastini, Filippi motivatore. Ruolo? Basta che gioco”
Il centrocampista del Palermo, Jacopo Dall'Oglio, ha rilasciato alcune dichiarazioni prima della sfida di domenica contro la Turris, valevole per la nona giornata del girone C di Serie C
"Ho iniziato a giocare come trequartista nelle giovanili della Reggina, poi all'esordio in B con la maglia amaranto ho giocato da mezzala, un'intera stagione anche da play. Ho anche giocato in un centrocampo a due con Castori allenatore. Penso di esprimermi meglio come mezzala in un centrocampo a tre, però mi adatto dando sempre il 100% e questo fa si che mi trovi bene in tutti i ruoli, basta che tocco la palla (ride, ndr). Con De Rose ed Odjer? Sono come due Pittbull, comunque mi trovo bene con tutti quanti, da Luperini a Ciccio (De Rose, ndr) ad Odjer. Ho un bellissimo rapporto con tutti, siamo un gruppo stupendo, sano e pulito. Non possiamo solo che fare bene quest'anno. Il mister lo conosco abbastanza bene, l'ho avuto a Brescia per 2 anni e mi ricordo l'anno scorso quando è subentrato nel derby contro il Catania a fine partita mi ha spinto molto, perché ha un grande carisma ti aiuta molto con la voce, per cui per me è una bella cosa, un elemento in più che ci può aiutare".
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