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Lo Monaco-Mediagol: “Io e Zamparini, ecco la verità. Fallimento Palermo? Al Catania non può accadere, ha Ibrahimovic!”

Mediagol77

"Il mio mandato a Palermo nel corso dell'era Zamparini? Mi viene da ridere al solo pensare certe situazioni. Il Gasperini di Palermo non era lo stesso di oggi anche perché non era assolutamente facile fare l'allenatore con un presidente che gli chiedeva perché non facesse giocare i suoi calciatori. Quando Gasperini rispondeva che i  giocatori erano indistintamente tutti del Palermo l'ex patron lo incalzava così:: "Se oggi non fa risultato, va a casa". Era la vigilia di Palermo-Atalanta quando poi io decisi di andare via, anche e non solo per questo motivo. Dissi basta perché capii che non si sarebbe potuto fare calcio serio con queste ingerenze e queste metodologie, erano modi di fare che non condividevo affatto. Ricordo ancora la faccia di Gasperini che provai a rincuorare durante il ritiro prima della gara.  Con questo atteggiamento non metti certamente nelle condizioni giuste il tuo tecnico soprattutto in un periodo in cui il Palermo aveva iniziato a rialzare la testa sul terreno di gioco. Avevamo fatto quattro gol al Chievo, tre al Catania e stavamo risalendo la china. Zamparini è sempre stato un personaggio particolare, mi sono illuso per tre mesi che si sarebbe messo da parte ma quando non lo ha fatto l'unica soluzione era quella di andare via. Preziosi? Lasciarsi è stato facile, l'avventura al Genoa è durata appena 37 giorni, non era cominciato niente. Non avevamo nulla in comune e quindi mi feci da parte perché non sarebbe stato giusto continuare. Ci siamo guardati e ci siamo detti: ma cosa ci facciamo insieme noi due? Io sono uomo d'ordine tu sei un uomo di casini!"

 

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