Carisma e cattiveria agonistica come caratteristiche fondamentali del proprio bagaglio calcistico. Jacopo Dall'Oglio si sta rivelando un elemento imprescindibile nel mosaico tattico di Giacomo Filippi, che può contare su un centrocampo di livello per dare sfogo alle ambizioni di vertice che il Palermo si è promesso per questa stagione. Il centrocampista nativo di Milazzo si sta dimostrando un jolly estremamente importante per il tecnico di Partinico che lo sta adoperando sia in mezzo al campo che sulla trequarti a supporto della punta. Jacopo Dall'Oglio è intervenuto nel corso del format "Siamo Aquile" di TRM, analizzando i primi mesi trascorsi in rosanero e l'esperienze passate alle pendici dell'Etna.


L'intervista
Dall’Oglio: “Da Palermo a Catania, io come Mascara. Serie B? Siamo ancora in tempo”
Le parole del centrocampista rosanero che ha analizzato le sue esperienze in Sicilia tra Palermo e Catania e la stagione magnifica della Ternana che ha concluso lo scorso campionato dei record con una convincente promozione in Serie B
DA CATANIA A PALERMO - "Ero veramente legato ai colori del Catania, mi piaceva tanto come società prima ancora che arrivassi dal Brescia, mi piaceva tanto "Torre del Grifo", una struttura importante. Il direttore sportivo mi ha voluto fortemente, ho creduto subito nel progetto. Purtroppo poi ci sono stati tanti problemi ed alla prima chiamata del Palermo, che è una società tanto importante, non potevo sicuramente rifiutare, anche perché conoscevo mister Filippi, così come il direttore Castagnini, siamo una squadra forte e secondo me possiamo giocarci le nostre carte. Mi sono sentito con Beppe Mascara, che ha fatto il passaggio inverso da Palermo a Catania e mi ha detto quanto sia importante una decisione del genere, anche per la rivalità tra le due tifoserie, ma noi siamo professionisti e questo nel nostro lavoro ci sta. In caso di gol contro il Catania esulterò dentro sicuramente, nei confronti del Catania e dei tifosi etnei non è giusto, però ripeto è sempre un emozione unica fare gol e dentro di me esulterò di gioia, non ho niente contro i tifosi del Catania anche se ricevo insulti gratuiti ogni giorno. Ho tanti amici a Catania e non rinnego assolutamente i due anni bellissimi che ho trascorso lì".
TERNANA E PALERMO - "la stagione scorsa la Ternana ha creato un percorso importante, però ricordo partite in cui pareggiavano o vincevano al 95', queste sono annate che devono andare così. Era comunque una squadra fortissima, organizzata, con un allenatore tosto. Episodi possono cambiare l'annata del Palermo? Col Catanzaro se Brunori segna il rigore vinciamo la partita, se io metto dentro la palla rimasta poi sulla linea, cambia la gara. Poi, sempre riferito allo scorso anno, il Palermo aveva una squadra importante, ci sono le annate dove quando tutto va storto e c'è poco da fare. Quest'anno dobbiamo lasciarci alle spalle la scorsa stagione cercando di fare un grandissimo campionato, concentrati, restando sul pezzo, siamo ancora in tempo per fare grandi cose".
SUL MESSINA - "Come stanno vivendo il cambio di allenatore con Capuano? In realtà non lo so perché non chiedo dell'ACR Messina. Mi fa piacere che siano anche loro in Serie C, così come mi ha fatto piacere giocarci contro. Ho grande stima per il direttore Lo Monaco, per Argurio, conosco alcuni giocatori, però non chiedo informazioni in merito la loro situazione".
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