notizie

Cessione Catania, arriva la prima offerta di Follieri: i dettagli e la risposta di Pulvirenti

L'imprenditore pugliese ha presentato la prima offerta a Pulvirenti per acquistare il club etneo

Mediagol52

La prima mossa di Raffaele Follieri.

Dopo le dimissioni a sorpresa di Pietro Lo Monaco e l'aggressione da parte di un gruppo di tifosi ai danni dello stesso dirigente originario di Torre Annunziata, la società etnea potrebbe ora passare di mano: il presidente Pulvirenti sembrerebbe infatti intenzionato a cedere in toto le quote del club. Tra i possibili acquirenti vi è Raffaele Follieri, imprenditore pugliese che in passato aveva tentato di acquistare prima il Foggia e poi il Palermo.

Nella giornata odierna il club etneo ha pubblicato un comunicato ufficiale, smentendo una possibile trattativa con Follieri: "Con riferimento agli articoli di stampa apparsi su alcuni quotidiani, l’avvocato Giuseppe Gitto, legale della società Calcio Catania, evidenzia che non è in corso alcuna trattativa con il signor Raffaello Follieri né, tantomeno, vi è in corso alcuna attività di due diligence. L’avvocato Gitto precisa che sono intercorse solo due telefonate con i legali del Follieri e che è stata richiesta dalla società Calcio Catania, prima di avviare ogni trattativa, una evidenza fondi da parte di primario istituto bancario italiano. Il mancato soddisfacimento di questa richiesta impedisce qualsiasi trattativa".

Stando a quanto riportato da Repubblica però l'imprenditore pugliese avrebbe effettivamente presentato, attraverso la società inglese Effe 1 Limited, una proposta d'acquisto per l’acquisizione del Calcio Catania e del centro sportivo Torre del Grifo. Senza l’avvio della due diligence, la società inglese ha proposto l’accollo dei debiti del club e del mutuo del centro sportivo. L'offerta sarebbe pari a 6 milioni di euro, suddivisa in tre pagamenti: 2 milioni alla data del closing, 2 al 20 dicembre 2020, 2 milioni al 20 dicembre 2021. Il Catania avrebbe giudicato l'offerta "irricevibile", in quanto non soddisferebbe la precondizione di avvio della trattativa, rappresentata dall’invio da parte di Follieri di un’evidenza fondi su primario istituto bancario italiano.