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Catania, Raffaele rigioca il derby: “Col Palermo ci davano per vincenti. Tifosi? Noi i più penalizzati”

Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Catania

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"La squalifica? Ribadisco: pensavo che il gioco fosse fermo. Ho chiesto scusa più volte".

Parola di Giuseppe Raffaele. Otto risultati utili di fila e terzo posto. Il tecnico del Catania, intervistato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport', ha tracciato un primo bilancio della sua esperienza in Sicilia. "Ho avuto la fortuna di trovare una squadra nuova, e per questo motivo all’inizio siamo stati più pragmatici che brillanti, ma strada facendo ha dimostrato tutto il proprio valore. Terzo posto? I risultati confermano le previsioni della vigilia. Per quanto ci riguarda la classifica la guarderemo a cinque o sei turni dalla fine per capire che cosa si potrà fare in più", sono state le sue parole.

MERCATO -"Se ne sta occupando la società, e io ho grande fiducia nei dirigenti. Anzi li ringrazio perché in estate hanno riposto massima fiducia nella mia persona. Che cosa è cambiato rispetto all’inizio di campionato? Nella testa poco o nulla. Dopo il pari di Pagani abbiamo vinto tre gare di fila. Poi lo stop con Ternana e Bari che sono state superiori a noi. Speriamo di sovvertire valori e pronostici al ritorno, perché lotteremo contro tutti. Piano piano stiamo recuperando gli infortunati. Non ho avuto mai la possibilità di schierare la stessa formazione".

SINGOLI - "Pecorino? Ha grandi margini di miglioramento, dal derby di Palermo in poi si è proposto con grande concretezza, ma non solo lui ha fatto bene. Se ci soffermiamo ai catanesi, devo fare i complimenti a Biondi e a Noce per l’impegno costante che mettono in allenamento e quando vengono chiamati in causa. Piccolo? Lo aspettavamo convinti che negli ultimi venti metri avrebbe dato al Catania imprevedibilità ed esperienza".

TIFOSI E NON SOLO -"Qualche rimpianto riguardando i risultati? Le partire giocate sono in archivio, guardiamo avanti perché a gennaio ci aspettano confronti davvero importanti. Li affronteremo con maggiore consapevolezza nei nostri mezzi. Con una squadra al completo e più rodata. Non dimentichiamo che abbiamo vissuto - noi come le altre squadre - un’estate strana, senza giocare amichevoli. Il Catania era una squadra nuova in toto, allenatore compreso. Ci siamo conosciuti in campionato. Il 'Massimino' senza tifosi? Siamo il club più penalizzato in questo senso, perché la spinta del pubblico a Catania, e non mi riferisco solo agli anni della Serie A, è determinante. Ci mancano i punti dettati dall’appoggio di un pubblico che, comunque, sentiamo vicino... pur se a a distanza".

IL DERBY -"Se rigiocherei il derby a Palermo allo stesso modo? Sì, perché ha influito tutto il contesto della vigilia. Gli avversari in undici e con una riserva sola a disposizione. Ci davano per vincenti prima del via, ma abbiamo recuperato lo 0-1 e abbiamo cercato di rimediare nel finale", ha concluso Raffaele.