"Abbiamo lavorato in anticipo con un budget limitato ma con grande entusiasmo. Alla fine dello scorso campionato - con Baldini confermato - abbiamo agganciato i nomi individuati". Lo ha detto Maurizio Pellegrino, d.t. del Catania, intervistato ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport". Il club etneo ha già annunciato sette rinforzi, quasi tutti svincolati, cambiando anche tutti e tre i portieri. "Perché? Scelte tecniche e opportunità del mercato. La rosa va costruita sull’identità che si vuole dare. Si parte dal nostro dna, il 4-3-3 conconcetti di gioco trasmessi da Baldini e che speriamo siano funzionali al campionato", le sue parole.
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Catania, Pellegrino: “Vogliamo aprire un ciclo. Attacco? In tanti ce lo invidiano”
Le dichiarazioni rilasciate da Maurizio Pellegrino, d.t. del Catania, in vista del nuovo campionato di Serie C
SILVESTRI E NON SOLO -"La partenza di Silvestri? Era il capitano e il riferimento, non c’erano più le condizioni per andare avanti. C’erano motivi personali che rimangono privati per rispetto del ragazzo. Studiamo come sostituirlo. Ligi e Nervo? Valutiamo alcuni profili. Non solo loro due sul taccuino. Il centrocampo riparte da Maldonado? È una scelta di qualità e continuità. Con Dall’Oglio, il nuovo acquisto Provenzano, Rosaia, il 2002 Frisenna siamo quasi al completo, ma cerchiamo ancora un centrocampista completo e che sia duttile. Provenzano? Acquisiamo l’esperienza di un calciatore che copre tutti e tre i ruoli, e può giocare davanti alla difesa con tecnica e fisicità".
ATTACCO -"Attacco al completo con tre conferme e tre novità? Sarao, Russotto e Piccolo sono rodati, Russini, Ceccarelli ed Estrella validissimi, quanto di meglio si potesse trovare. Ricordiamoci che abbiamo anche Reginaldo. Un reparto che in tanti ci invidiano. Vedremo a fine mercato cosa accadrà. Piccolo è un valore aggiunto? Sta benissimo e sarà un nuovo acquisto che avevamo in casa".
AI TIFOSI -"Abbiamo sofferto tutti. Fare calcio da soli è alienante. Oggi prometto l’impegno massimo. La parola d’ordine sarà resistere e solo chi è legato a questa maglia capirà il momento. Vorremmo aprire un ciclo, il sogno è costruire un’era sportiva fatta di valorizzazione dei giovani, di risorse del vivaio, ma servono tempo e pazienza. Oggi parlare di una rifondazione tecnica all’interno del vivaio non ti dà immediatezza. Quando si parla di costruzione bisogna capire i tempi. In molti hanno parlato a vanvera, il Catania invece ha già un progetto in atto. I risultati si vedranno a medio lungo termine e due, tre ragazzi già sono in prima squadra", ha concluso.
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