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Catania, Pellegrino: “Salvare il club impresa difficile, ma ci proveremo. Centro sportivo? Ecco le novità”

Maurizio Pellegrino, rappresentante di una cordata azionaria imprenditoriale, ha presentato il suo programma per salvare dai debiti il Catania

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Obiettivo matricola 11070.

Rappresenta l'intera storia del Catania dal 1946, ma potrebbe essere in un attimo cancellata dai molti debiti finanziari che la società siciliana dovrà presto saldare, altrimenti sarà fallimento. Per tentare dunque di salvare un club che vanta ben 74 anni di storia calcistica, si è di recente attivata una cordata di imprenditori rappresentata da Fabio Pagliara e Maurizio Pellegrino, responsabili di un azionariato diffuso.

Proprio quest'ultimo, che ha vissuto il 'Massimino' sia sotto le vesti di calciatore che da allenatore, riconosce la considerevole importanza che la matricola 11070 riveste nei cuori dei tifosi rossoazzurri: "Questa matricola è la storia di questa città, racchiude famiglie intere - ha affermato Pellegrino ai microfoni del "Question Time" di Casa Di Marzio -. C'è un trasporto ed una passione che va oltre l'aspetto calcistico. Chi non capisce questo non può capire gli sforzi necessari per salvarla. Stiamo continuando a lavorare con tutte le nostre forze, ma bisogna essere chiari e trasparenti. La situazione non è facile visti i debiti".

La rappresentanza di Pellegrino dovrà impegnarsi per sanare debiti di oltre 50 milioni di euro, impresa tutt'altro che semplice per un club di Serie C per il quale è anche stata avviata un'istanza di fallimento da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania. Tuttavia l'imprenditore rassicura i tifosi e mette sul tavolo un programma dettagliato di finanziamento:  "Abbiamo dato ampie garanzie per arrivare ad una manifestazione - ha proseguito - Mercoledì costituiremo una SpA con un capitale sociale da cinque milioni di euro, poi inizierà la trattativa vera e propria. Si parla di speranza perché la situazione è delicata, non bisogna illudere nessuno. Stiamo lavorando con la consapevolezza che è molto difficile. I tempi sono strettissimi".

Sul futuro del centro sportivo di Torre del Grifo: "Si tratta di un impianto straordinario, Torre del Grifo è il Catania. Per il club è una grande risorsa, ma fin quando non si hanno determinate certezze resta un'incognita. Scinderlo o meno dall'acquisto della società non è di fondamentale importanza, quello che conta è salvare la matricola e dare continuità alla società. C'è un progetto in campo, l'abbiamo strutturato in lungo e in largo e si parla di una cosa seria . C'è in mente un piano che prevede il progetto sportivo come mezzo trainante, ma mi piacerebbe valorizzare anche il nostro territorio che ha delle capacità straordinarie", ha concluso Pellegrino

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