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Catania, Pecorino: “Io, il Milan e Ibrahimovic. Qui ho coronato un sogno. Il gol al Palermo…”

Le dichiarazioni rilasciate dall'attaccante del Catania, ex Primavera del Milan

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E' l'attaccante più prolifico della squadra allenata da Giuseppe Raffaele.

Stiamo parlando di Emanuele Pecorino. Cinque le partite disputate, tre le reti messe a segno. Intervistato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport', il classe 2001 si è espresso in merito al momento della compagine etnea, reduce dalla vittoria conquistata contro l'Avellino di Piero Braglia. Ma non solo; il calciatore originario di Catania è tornato a parlare anche della sua esperienza con la maglia del Milan.

"Sono orgoglioso, non trovo altre parole perché ogni volta che metto piede in campo con la maglia rossazzurra avverto un orgoglio infinito. Il merito va a tutta la squadra. Io ho messo la firma, ma tutti lottano per vincere le partite. Il successo di Avellino? Quello irpino è un gruppo costruito per vincere, più in avanti ci renderemo conto di aver fatto un’impresa. Il gol più bello? Scelgo il più suggestivo, perché segnare nel derby di Sicilia mi ha fatto ballare di gioia. La rete di domenica è stata utilissima per chiudere il match", sono state le sue parole.

MILAN -"L'anno scorso ho giocato nella Primavera del Milan? E’ stato un percorso favoloso, ma sono contento di essere tornato nella mia città. Contro la Samp in Coppa Italia ho segnato il 2-2 all’ultimo istante. Siamo andati ai rigori e abbiamo superato gli ottavi di finale. Se mi sono allenato pure con la prima squadra? Sì, è capitano nelle partitelle di metà settimana. Ho conosciuto Ibrahimovic. Un fuoriclasse, non vuole perdere neanche il giovedì. Una volta ha vinto la mia squadra e si è arrabbiato di brutto".

CATANIA -"I miei inizi? Mi ricordo che mi fecero giocare dieci minuti o poco più. Quando sono uscito dal campo ero deluso. Mi sono detto: 'E’ andata male, ho perso l’occasione che tutti i ragazzi di Catania vorrebbero sfruttare'. Poco dopo il dirigente Massimo Borbone mi ha chiamato in disparte dicendomi: 'Sali in sede che ti aspettano'. Piangevo dalla felicità. Mi sono fatto tatuare lo stadio sul quadricipite, quell’emozione iniziale è dentro di me. Sono catanese e tifoso del Catania, ho coronato un sogno, ma non voglio fermarmi ai ricordi. Sarao? A me interessa che il Catania continui a scalare la classifica. Poi so che potrebbe esserci spazio per tutti. Penso al match di mercoledì col Bisceglie, poi metteremo nel mirino la Cavese. Due gare interne delicatissime e importanti per noi", ha concluso Pecorino.

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