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Catania, l’ex Oliveira: “I tifosi vivono per il derby. E quei gol al Palermo…”

Catania

Le dichiarazioni rilasciate dall'ex attaccante del Catania in vista del derby contro il Palermo, in programma domenica al "Massimino"

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"I tifosi vivevano per quella gara. Se ne parlava per settimane. Se vincevi la festa durava fino alla gara di ritorno, un campionato intero". Lo ha detto Lulù Oliveira, intervistato ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport". L'ex attaccante del Catania, che ha indossato la maglia rossazzurra dal 2002 al 2004, sotto la presidenza Gaucci, si è espresso in vista del derby col Palermo, in programma domenica pomeriggio allo Stadio "Angelo Massimino". "E chi può dimenticarle quelle emozioni? C’era la pressione, sentivo l’importanza dell’evento, non la tensione. Volevamo vincere e questo ci spingeva a dare il maglio. Sapevamo che un successo ci avrebbe fatto diventare degli eroi", ha ricordato.

IL GOL -"Era il 18 novembre 2002, aprì Cordone dopo una mia ripartenza, raddoppiai subito dopo 30’ di gioco. L’allenatore era Toshack, un guru in panca che esordiva e i tifosi lo accolsero con uno striscione in cui scrissero: 'Non sentirai la nostalgia del Bernabeu'. Infatti ricordo il boato del pubblico dopo il mio gol. Mimai il volo del falco e sotto la maglia avevo uno slogan: 'Cascamo sempre additta comu i jatti' (Caschiamo sempre all’impiedi come i gatti, ndc) che faceva parte del testo di un brano del cantautore Antonio Monforte studiato a tavolino con il mio amico Enzo La Pedalina. Zeoli mi cedette la fascia, un onore e una responsabilità. Ho cercato di far quadrare il gruppo, è stato gratificante. Con i tifosi c’era un rapporto splendido, anche nelle difficoltà e nonostante i ko fuori casa. Ma al Massimino vincevamo sempre. Segnai anche al ritorno a Palermo, un 3-3 con la doppietta di Martusciello".

IL DERBY -"Il derby di domenica? Ho già programmato un pranzo da un amico, con la tv accesa sulla diretta. Sarà una sfida accanita, come tutti i derby. Il Catania è in brutte acque societarie? Lì ho vissuto momenti straordinari, mi spiace per tutto ciò. Spero in una soluzione. Moro? Sono contento, in rossazzurro si rivedono i veri bomber. Peccato la società non lo possa tenere, ha un futuro in Serie A. Ho tanti amici a Catania, ho giocato gare di beneficenza, poi due anni fa partecipai a una grande festa tornando allo stadio con il presidente Riccardo Gaucci, con Gennaro Monaco, mio grande ex compagno di squadra, con un altro bomber degli anni precedenti come Alessandro Ambrosi. Che emozione. Catania è stata una tappa favolosa, resterà per sempre nel mio cuore", ha concluso Oliveira.

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