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Catania, Ferraù: “Radiazione un rischio, non mancheremo scadenze. Tutto sulla cessione”

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Le parole del numero uno della Sigi rispetto alla delicata situazione societaria in casa Catania

Mediagol ⚽️

Le scadenze sono un obbligo, poi la cessione.

Queste le parole di Giovanni Ferraù, presidente della Sigi intervenuto in merito alla complessa situazione economico-societaria che da mesi coinvolge il Catania. Il club rossazzurro non retribuisce le mensilità ai suoi calciatori da luglio 2021, con questi ultimi che hanno anche sottolineato in maniera forte il proprio disagio tramite un comunicato ufficiale che ha messo in mora la stessa società. Un rebus che ancora non ha trovato la propria soluzione, con Ferraù che ha però provato a rassicurare l'intero ambiente etneo facendo il punto proprio sulle prossime scadenze e sull'eventuale cessione delle quote della compagine siciliana.

Intervistato ai microfoni di Sestarete, il numero uno della Sigi ha chiarito l'attuale situazione legata ai pagamenti, sottolineando in maniera piuttosto esplicita come - qualora non venissero rispettate le scadenze - sarebbe sempre più concreto il rischio di una radiazione del Catania dal campionato di Serie C attualmente in corso. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni: “Non è mai venuto meno l’impegno nel cercare di risolvere una situazione ad oggi molto difficile. Sigi dovrà essere chiara nei confronti della piazza sul futuro del club. Cercheremo di saldare gli stipendi mancanti entro martedì 26. Non possiamo più mancare le scadenze, rischiamo la radiazione dal campionato. La prossima sarà quella del 16 dicembre, solo dopo cercheremo di chiudere quanto prima l’operazione di cessione del Calcio Catania. Continuiamo, inoltre, a cercare l’investitore che manca, qualcuno che possa risollevare le sorti della squadra. Azionariato diffuso? L’idea è naufragata, di conseguenza lo statuto non calza più con l’attuale realtà societaria. L’assemblea straordinaria di Sigi si riunirà per modificarlo. Se vogliamo andare avanti dobbiamo rendere il Gruppo più snello. La reazione dei tifosi? È comprensibile che la curva abbia fatto sentire la propria voce, sono stati bruciati milioni di euro. È una reazione che ci sta”.

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