Parola a Giovanni Ferraro. Guida tecnica della compagine rossazzurra che ha dominato il campionato di Serie D, prossimo a centrare l'obiettivo del ritorno tra i professionisti al primo anno di vita calcistica del nuovo Catania di Ross Pelligra. Il mister nativo di Vico Equense ha concesso una lunga ed interessante intervista alla redazione di Itasportpress, nel corso della quale ha affrontato varie tematiche relative a presente, passato e futuro. Di seguito, le sue parole:
LE DICHIARAZIONI
Catania, Ferraro: “Dico i miei modelli. Non mi sento copertina, la forza è il gruppo”
"Mia impronta sul Catania nitida? Devono dirlo i tifosi e non io. Per noi allenatori è il campo a parlare. Essere apprezzato qui come uomo è stata la cosa migliore. Cosa mi appassiona? C'è la famiglia al primo posto e il legame che ho con mia figlia. Poi sono innamorato della mia terra, del mare e della Sicilia che è davvero straordinaria. Punto di forza della squadra? Il gruppo sicuramente. Ho lavorato dal 4 agosto con calciatori che hanno avuto l'obiettivo di vincere il campionato per la società e per il pubblico di Catania. Ferraro uomo copertina? Non mi sento da copertina ma sono contento di essere l'allenatore di una grande società come il Catania. Ringrazio il ds Laneri per avermi portato qui a Catania e tutta la dirigenza. Ho voglia di ripagare la loro fiducia fino all'ultima partita. Giovani? I giovani sono tutti importanti e non faccio una classifica. Il campionato è stato vinto grazie all'impegno di tutti. Prossima stagione? La prossima stagione è la partita di domenica, non guardo al futuro. Allenatore o psicologo? Ho lavorato insieme allo staff e da agosto abbiamo avuto sempre un confronto quotidiano. Questa è stata la vera forza del Catania. Ringrazio Laneri che mi ha fatto crescere. E' stato il mio esame di maturità. Miei modelli? Ancelotti, Allegri e Spalletti che a livello comunicativo e di gruppo sanno lavorare bene entrando in empatia con i calciatori. Cosa porto in panchina da ex difensore? La calma che un difensore deve sempre avere prima di intervenire. Io sono stato espulso poche volte da calciatore perché ero un difensore pensante. Lanciare sfida al Catania in C? Per adesso sono pronto a lanciare la sfida di portare il Catania in Serie C."
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"Ringrazio i tifosi e tutta Catania per l'affetto. Domenica scorsa mi ha colpito l'accoglienza riservata a mia figlia. Mi sono emozionato e credo che questo momento non lo dimenticherò mai"
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