"Catania, corsa disperata. Trovata metà della cifra". Titola così l'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", che punta i riflettori sulla delicata situazione in casa Catania. Lo scorso 22 dicembre è arrivata la sentenza: il Calcio Catania è stato dichiarato fallito a causa del "reiterato stato di insolvenza" della società etnea. Uno stato di insolvenza pari ad un importo complessivo di 56 milioni di euro tra debiti nei confronti dell'erario (53) e debiti sportivi (3).
crisi societaria
Catania, corsa disperata: trovata metà della cifra, servono 300 mila euro
600 mila euro entro il 2 gennaio o il Catania sarà fuori dai giochi: attesa per le mosse di Gaetano Nicolosi
Il tribunale, dunque, ha nominato tre curatori: l'avvocato Giuseppe Basile e i dottori commercialisti Enrico Maria Giucastro e Daniela D’Arrigo, entrambi già consulenti tecnici d’ufficio. Ed è stato concesso l'esercizio provvisorio, ma in via prudenziale, fino al prossimo 2 gennaio. Entro quella data, andrà riscosso un credito di circa 600 mila euro; crediti che il Catania avanza dalla Sigi. Tale condizione, infatti, viene posta come imprescindibile per eventuali proroghe e per "il continuo delle attività sportive".
Ieri, dopo una riunione "dai toni drammatici", una parte dei soci era pronta a versare metà della cifra. L’altra somma, invece, dovrà essere immessa dal socio di maggioranza, Gaetano Nicolosi. Pertanto, "si attende la decisione del massimo esponente del gruppo che ha fatto sapere che nelle prossime ore comunicherà che intenzioni avrà, cosciente del fatto che da lui dipenderà il destino e il futuro del calcio rossazzurro", si legge. Servono, dunque, 300 mila euro da versare entro le prossime 24 ore. Una vera e propria corsa il tempo.
Intanto, i giocatori dovrebbero ritrovarsi nella giornata di oggi al Village di Torre del Grifo per iniziare la marcia di avvicinamento alla prima partita del 2022. Con il mercato che incombe. Seguiranno aggiornamenti...
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