"Conto alla rovescia Catania, 48 ore per non chiudere". Titola così l'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", che punta i riflettori in casa Catania. Sono giorni tutt'altro che tranquilli, dentro e fuori dal campo. Dopo la ripresa dello scorso 31 dicembre, gli allenamenti, infatti, sono stati sospesi. Il motivo? Altri due calciatori sono finiti in quarantena fiduciaria dopo i contatti stretti con un contagiato, mentre ieri - dopo l'ultimo giro di tamponi - sono emerse due nuove positività al Covid-19.
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Catania, conto alla rovescia: 600mila euro entro domani. Sigi e quella richiesta…
Oggi scade il termine per raccogliere i 600 mila euro da presentare domani per farsi autorizzare una proroga sull’esercizio provvisorio
Intanto, nella giornata di oggi scade il termine per raccogliere i 600 mila euro da presentare entro domani. "Il Catania si presenterà domattina in Tribunale, ma senza aver raggiunto un’unità di intenti e soprattutto senza aver racimolato i 600 mila euro per farsi autorizzare una proroga sull’esercizio provvisorio", si legge.
Per due giorni i soci della Sigi, che hanno raccolto circa 150 mila euro, sono rimasti in attesa del socio di maggioranza. Gaetano Nicolosi, infatti, che doveva versare il 47% della somma (circa 300 mila euro), fino a ieri non ha messo a disposizione tale cifra, "ma si stava adoperando per reperire sponsor e aiutare la cordata. Stessa ricerca spasmodica, ma con pochi esiti, tentata da altri soci". Sono ore decisive, dunque, per il futuro del Catania. "Si fa largo l’ipotesi, da parte di Sigi, di chiedere di dividere in due rate il pagamento dei 600 mila euro. Ma il Tribunale sarà disposto ad accettare questa soluzione?", scrive la Rosea. Seguiranno aggiornamenti...
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