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Catania, conti a rischio? Chiesto un sequestro conservativo. Ferraù: “Estranei ai fatti”

Catania, conti a rischio? Chiesto un sequestro conservativo. Ferraù: “Estranei ai fatti”

Le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Sigi

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"Catania, tegola sulla Sigi".

Titola così l'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport". Sono giorni caldi in casa Catania. Nella giornata di ieri, è arrivato sul tavolo dei dirigenti la richiesta di un sequestro conservativo nei confronti dell’attuale proprietà. Al centro dall'alterco, la gestione di Torre del Grifo, il centro sportivo che era gestito dalla Calcio Catania Servizi, società dichiarata fallita due mesi dopo l'ingresso della Sigi. E il curatore del fallimento del vecchio club ora chiede il blocco dei fondi.

Tra i dirigenti citati, Pippo Franchina e Nico Le Mura, amministratore unico della Sigi. Oltre agli ex amministratori del Catania come Pietro Lo Monaco, Giuseppe Di Natale, Gianluca Astorina, Davide Franco. Si va dalla richiesta di oltre tre milioni ai 500 mila euro che si chiedono di sequestrare a Le Mura. "Quello ricevuto ieri è un atto formale. Si tratta di un ricorso della curatela fallimentare di Catania Servizi che nella precedente gestione avrebbe dovuto gestire Torre del Grifo e che il 21 settembre è stata dichiarata fallita. Sigi in questa storia non c’entra nulla". Lo ha dichiarato l'avvocato Giovanni Ferraù, presidente della Sigi.

"Siamo in una fase delicata di presentazione di documenti, di colloqui con potenziali soci, con sponsor che arrivano a Torre del Grifo per trattare il rilancio del club. La notizia della richiesta di sequestro cautelativo non intacca la nostra attività. Andremo avanti come abbiamo sempre fatto nell’ultimo anno di attività. Siamo convinti di iscrivere la squadra, questo episodio non compromette certo il percorso che ci porterà a presentare ogni documentazione per partecipare al campionato di Serie C", ha proseguito.

"Come Sigi e come Catania calcio siamo estranei ai fatti. I dirigenti che sono stati raggiunti da questa richiesta non hanno a che fare con questa storia. Nessuna preoccupazione, nessuna incidenza sull’attività sportiva, quella ricevuta è una richiesta di sequestro, non è un provvedimento dell’autorità giudiziaria. Infatti è stata avanzata dalla curatela di fallimento di Catania servizi", ha concluso Ferraù.

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