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Casertana-Catania 2-0: prima sberla, ma non fa male

Eccola qua, la prima sconfitta stagionale del Catania si è fatta attendere ma alla fine puntuale è arrivata, secca e senza troppi alibi. I rossazzurri cedono al cospetto della Casertana in quella che è stata una classica partita di Lega Pro:...

Redazione

Eccola qua, la prima sconfitta stagionale del Catania si è fatta attendere ma alla fine puntuale è arrivata, secca e senza troppi alibi. I rossazzurri cedono al cospetto della Casertana in quella che è stata una classica partita di Lega Pro: clima impervio, campo al limite della praticabilità e piazza calda.

Insomma i fattori ambientali non possono non essere considerati, ma questo rappresenta l'unico aspetto a discolpa degli uomini di Pancaro, che per il resto sono stati meno precisi rispetto alla scorse uscite sia in fase offensiva che difensiva. Una questione di episodi, di cattiveria e di concentrazione, perchè se è vero che la partita è stata giocata alla pari, è altrettanto innegabile che le due reti siglate dai padroni di casa sono state un gentile omaggio della difesa etnea.

Per la prima volta dall'inizio della stagione il quartetto arretrato (quintetto se consideriamo Bastianoni) ha evidenziato gravi amnesie, e stavolta i guai maggiori sono arrivati dal lato forte, quello dove agisce Nunzella, che nel primo tempo non è riuscito mai ad arginare il suo diretto avversario. Ovviamente la fase di non possesso non riguarda solamente la difesa, ed è necessario sottolineare come tutta la squadra abbia coperto il campo in maniera approssimativa a partire dal pressing offensivo (eccezion fatta per Calil) per arrivare alla mediana che è apparsa meno incisiva e determinata.

La classica partita condizionata dagli episodi, con la frase di rito 'bravi loro' che però non può bastare a giustificare i tanti errori dei rossazzurri. E' vero, i tifosi più passionali sosterranno che il pallino del gioco è rimasto per lungo tempo fra i piedi di Castiglia e compagni, ma ciò che serve, soprattutto nelle trasferte più ostiche sono i gol abbinati ad una difesa imperforabile. Ecco perchè sotto la lente di ingrandimento va posto anche il tridente Calderini-Russotto-Calil, limitato dalle condizioni del rettangolo quasi verde, ma troppo impreciso negli ultimi 25 metri. Così come in casa con il Cosenza, anche ieri un pizzico di precisione, ma soprattutto convinzione in più avrebbero garantito almeno una rete, perchè bisogna imparare a capitalizzare il massimo anche quando la fortuna si gira dalla parte opposta.

Con ciò non volgiamo dire ovviamente che dopo quattro vittorie, due pareggi ed una sola sconfitta il Catania debba subire critiche a tuttotondo, ma questo inizio ha inevitabilmente fatto alzare l'asticella delle aspettative e dai rossazzurri ci si aspetta sempre qualcosa di più. Casertana prima in classifica e Catania ancora in zona retrocessione, ma con appena otto punti di ritardo dalla zona play off. Insomma una situazione di calma apparente che potrebbe trovare linfa vitale già a partire dalle prossime due giornate con la sfida in casa contro il Martina Franca (squadra appaiata ai rossazzurri con cinque lunghezze) e la trasferta di Castellammare di Stabia. Insomma serve immediatamente un altro filotto per scordare questo passo falso e per avvicinarsi a quella fatidica data di dicembre quando si capiranno i reali obiettivi dell'elefante.