“Il Palermo? Non ci sono state le circostanze".
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Palermo, Calaiò rivela: “Io due volte vicino ai rosanero, vi racconto cosa è successo”
"Alla fine comunque amo la mia città anche se non ci ho mai giocato. E' andata così. Sono contento della carriera che ho fatto"
Così Emanuele Calaiò, ex attaccante di Parma e Napoli, in merito alle numerose volte che è stato accostato al Palermo. L'attuale dirigente della Salernitana, intervistato nel corso del format Casa di Marzio, ha poi proseguito: "Sono stato vicino ai rosanero due volte, la prima quando avevo già dato la parola al Napoli ed era una trattativa che andava avanti per mesi. Prima di firmare mi chiamò il mio procuratore e mi disse che all'ultimo si era inserito il Palermo con la chiamata di Zamparini e Foschi ma non potevo non firmare. C'è stata poi un'altra occasione ma alla fine Zamparini decise di non portare più palermitani a Palermo e non c'è stato modo. Alla fine comunque amo la mia città anche se non ci ho mai giocato. E' andata così. Sono contento della carriera che ho fatto”.
Il centravanti palermitano ha poi parlato ampiamente dei suo trascorsi in tutte le categorie, soffermandosi in maniera particolare sui difensori che ha affrontato nel corso della sua carriera: "Il più forte? Quando ho iniziato, a 18/19 anni, quello che mi faceva venire più ansia era Montero, perché era più 'cattivo'. Negli ultimi 10 anni invece dico Chiellini - ha raccontato Calaiò -. Penso che sia uno dei più forti al mondo. Legge sempre la giocata prima”.
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