"Sono a favore del ritorno in campo per una molteplicità di aspetti".
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Coronavirus, Iovino: “Giusto portare avanti la stagione, ecco perchè. Taglio stipendi? Vi dico la mia”
Francesco Iovino, procuratore sportivo, ha raccontato come gli agenti nel calcio stanno vivendo questo periodo difficile di quarantena
Lo ha detto Francesco Iovino. Il giovane agente di mercato, intervenuto ai microfoni di TMW, ha detto la sua in merito all’emergenza sanitaria mondiale legata alla diffusione del Coronavirus e sulle conseguenze che quest'ultimo avrà sul futuro dell'intero mondo del calcio, in considerazione delle misure di prevenzione disposte dalle autorità di Governo.
TAGLIO-STIPENDI - “Il ruolo dell’agente in questa questione assume un ruolo centrale perché va di pari passo al suo assistito. Si tratta di una situazione diversa dalle altre, perché Bisogna trovare la quadra giusta per soddisfare tutte le parti senza ledere nessun meccanismo. Il momento è molto critico, ma ricordo causato per forza maggiore, e tanti ragazzi che sono in questo mondo fanno leva sui loro salari per gestire la vita quotidiana quindi vanno rispettati da tali”.
RIPRESA CAMPIONATI - “Il rispetto di questa criticità penso sia alla base massima della questione: a mio avviso bisogna ragionare giorno dopo giorno, scongiurando l’incremento di questo maledetto virus e rispettando le regole che ci sono state impartite. Come ho già detto sono a favore del ritorno in campo per tanti aspetti: per prima cosa, vedere le squadre in campo, vorrebbe dire che il paese intero è ripartito e quindi è ripartita anche la macchina calcio, che dona sorrisi e speranze che in un momento delicato come questo sono necessari per costruire con radici diverse la nostra rinascita, poi, in secondo luogo, c'è un discorso prettamente sportivo. Sarebbe giusto portare avanti la stagione, anche in estate, per evitare di assegnare posizioni di classifica a tavolino e scongiurare il malcontento generale che, sommato a questo flagello, potrebbe portare a un vero caos. Da parte di chi ci governa va fatto un ulteriore sforzo per le componenti del mondo calcio, che racchiudono anche una parte importante dell’economia del paese”.
CALCIOMERCATO - “Da addetti ai lavori, per forza di cose, dobbiamo farci trovare pronti a ogni evenienza e cercare di mediare a quello che ci si presenterà nel migliore dei modi. Certo è che una sessione maxi sfiancherebbe sia dal punto di vista delle trattative, che andrebbero eccessivamente protratte nel tempo, sia psicologicamente per la continua altalenanza degli stati d’animo che racchiudono i rapporti tra tutte le componenti che vi fanno parte. Ma fare previsioni ora risulta difficile: la cosa primaria è uscire da questo maledetto mostro invisibile che ci ha colpiti e riniziare a macinare chilometri per donare sorrisi, ora assopiti, e speranze, adesso soffocate. Il calcio è uno stile di vita e viatico di grande passione che coinvolge intere generazioni”.
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