di Leandro Ficarra
serie c
Calciomercato Palermo, Castagnini stregato da Pezzella: ecco i club di B sul gioiello della Roma. Il sosia di Pjanic…
Il Palermo punta il talentuoso playmaker scuola Roma, ma la concorrenza è folta e la strada in salita...
Acume, lungimiranza, sopraffina sensibilità calcistica.
Intuito e visione prospettica da vero talent-scout che si conciliano con un background dirigenziale di comprovato rilievo. Renzo Castagnini, attuale direttore sportivo del Palermo, ha denotato nel corso della sua lunga ed intensa parabola professionale una naturale e virtuosa propensione a captare le stimmate del talento puro in giovani calciatori ancora agli albori del loro percorso di formazione tecnico-tattica. Una dote innata, che consente di scrutare, in modo profondo e capillare, quanto ampio e roseo può essere l'orizzonte, tra le pieghe di una postura, un gesto tecnico, un movimento senza palla.
Le modalità di reazione ad un errore, la maturità nel gestire la paternità di una giocata vincente o comunque decisiva, la predisposizione a supportare la squadra ed a relazionarsi con compagni, allenatore, arbitro. Una moltitudine di aspetti trasversali ed al contempo significativi, al cospetto dei quali è possibile, per coloro che subodorano il gene pregiato della qualità, individuare il prototipo del potenziale campione.
Al netto dei numerosi profili scoperti e lanciati nel movimento calcistico nazionale, Renzo Castagnini ha finora dato prova di aver ulteriormente affinato questo valore aggiunto in seno al suo bagaglio manageriale anche nel corso del suo primo anno di mandato a Palermo. Doda, Kraja, Felici, Silipo e Lucca sono alcuni tra i profili under che maggiormente si sono distinti nella corazzata di Pergolizzi in grado di dominare il proprio girone nel campionato di Serie D. Un poker di potenziali talenti, in attesa di definire la questione Felici con il Lecce, che vestirà certamente la maglia rosanero anche nella stagione calcistica 2020-2021 in Serie C.
Le capacità diplomatiche e negoziali del dirigente rosanero, unitamente ai buoni uffici con gli stati generali dei top club di Serie A dovrebbero, almeno nelle intenzioni, ispirare anche la prossima campagna acquisti del Palermo relativamente al reperimento dei migliori prospetti futuribili del movimento calcistico nazionale. In cima alla lista di Renzo Castagnini c'è da tempo in quest'ottica il profilo di Salvatore Pezzella, playmaker classe 2000 di proprietà della Roma, già capace di fungere da bussola e polo catalizzatore della manovra del Modena nella stagione appena conclusa in Serie C. Ruolo che il ragazzo, 24 presenze e due reti con la maglia dei canarini, ha interpretato con personalità ed autorevolezza sorprendenti a dispetto della giovane età.
Fosforo, linearità, senso geometrico e visione di gioco periferica costituiscono le prerogative preponderanti di un calciatore che ha impattato con brillantezza e disinvoltura la sua prima esperienza nel calcio professionistico. Una vita a forti tinte giallorosse per il talentuoso classe 2000, la maglia della Roma indossata con fierezza e orgoglio, idealmente cucita sulla pelle. Tutta la trafila nel settore giovanile del club capitolino, dai Pulcini alla formazione Primavera passando per la categoria Allievi. Le convocazioni in maglia azzurra e le presenze collezionate con l'Italia, nelle selezioni Under 16, 17 e 18, come ulteriore fregio nella giovane carriera del ragazzo.
Un'escalation formativa e progressiva caratterizzata dalla conquista di una Coppa Italia ed una Supercoppa Primavera con la Roma di Alberto De Rossi ed una crescita costante sotto il profilo tecnico, tattico e mentale. Le performance di assoluto rilievo con la maglia giallorossa in YouthLeague hanno stregato i dirigenti dell'Arsenal, che non hanno indugiato oltremodo palesando il proprio interesse per il cartellino del giocatore. La Roma, seppur lusingata, ha respinto al mittente la serrata corte dei Gunners per il suo gioiello. Vertice basso in un classico rombo, all'occorrenza interno di regia in un 4-2-3-1, talvolta intermedio polivalente in un 4-3-3, Pezzella si distingue per la notevole versatilità in zona nevralgica, tratto caratterizzante che lo rende calcisticamente risorsa preziosa per il tecnico di turno, a prescindere dal modulo strategico di riferimento. Consolidatosi ben presto fulgida stella a livello di settore giovanile, il ragazzo ha mostrato carisma e maturità anche in occasione dell'insidioso primo step nel calcio dei grandi. Radja Nainggolan lo ha affettuosamente definito il sosia di Miralem Pjanic. Una somiglianza riscontrabile in termini di fisionomia che, fatte le debite proporzioni, può avere una valenza di base anche sul piano delle caratteristiche tecniche.
La stagione vissuta a Modena ha certamente rappresentato una tappa focale del suo percorso formativo. Il gioiello della Roma ha sciorinato una regia fluida e per nulla scolastica, caratterizzata da ordine e raziocinio in sede di sviluppo ed impostazione, impreziosita da notevoli acuti in termini di rifinitura e direttrici di passaggio. Sia sul lungo che in fase di fraseggio, Pezzella ha mostrato lodevole tecnica individuale, ricercatezza di pensiero pari alla qualità di esecuzione, capacità di dettare tempi e tracce della manovra, conferendo spesso verticalità e sbocchi imprevedibili alla costruzione del gioco. Buone capacità balistiche dalla media distanza, Pezzella si è specializzato negli anni nell'esecuzione delle palle inattive, come dimostrano anche le diverse segnature di specie realizzate nel lungo trascorso con la cantera giallorossa. I margini di crescita sono ragionevolmente notevoli, sia sul piano della vis agonistica e della struttura fisica, sia in sede di applicazione ed intensità in fase di non possesso. Lignaggio e potenzialità hanno colpito non poco un dirigente dal palato fine come Renzo Castagnini. Il direttore sportivo rosanero ha correttamente mosso i dovuti passi per verificare la fattibilità dell'operazione.
Il futuro dell'ex Modena è stato oggetto di un confronto esplorativo tra Castagnini e la dirigenza giallorossa anche contestualmente alla negoziazione relativa al ritorno di Andrea Silipo, altro talento scuola Roma, in maglia rosanero (LEGGI QUI).
Uno scambio di vedute cordiale ed interlocutorio ha avuto luogo anche con l'entourage del giovane playmaker classe 2000 che ha favorevolmente impressionato vari addetti ai lavori ed operatori di mercato ben oltre i confini nazionali. Secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Mediagol.it, blasone, bacino d'utenza e tradizione della piazza di Palermo, pur costituendo oggettivo elemento di appeal per ogni giovane talento in rampa di lancio, non saranno probabilmente sufficienti a condurre Salvatore Pezzella alla corte del club rosanero. Almeno in questo momento storico, la categoria di pertinenza rappresenta un fattore dirimente nella scelta della prossima destinazione del ragazzo. Pezzella ha già dimostrato ampiamente di poter recitare da protagonista in Serie C e si è guadagnato sul campo il compimento di uno step professionale progressivo.
Reggina, Pescara, Ascoli, Cittadella: sono almeno quattro i club che disputeranno la serie cadetta nella prossima stagione che hanno concretamente manifestato un forte interesse nei confronti del centrocampista prodotto del vivaio giallorosso. L'intenzione del calciatore, corroborata dalla volontà della Roma, è quella di proseguire la sua parabola di formazione e maturazione calcistica testando le proprie attitudini in una categoria superiore, dopo la brillante stagione vissuta con la maglia del Modena in Serie C. Pezzella è legato al club capitolino da un contratto in scadenza nel 2023 ed un suo eventuale trasferimento in questa sessione di mercato dovrebbe concretizzarsi sulla base di un prestito con diritto di riscatto del cartellino e relativo controriscatto in favore della Roma. La società giallorossa crede moltissimo nelle qualità del calciatore e vuole monitorarne con massima cura il percorso di crescita, individuando un contesto ideale in cui possa collezionare esperienza e minutaggio, mantenendo al contempo facoltà di controllo sul suo cartellino. I sentieri professionali del Palermo e di Salvatore Pezzella non sembrano al momento destinati a congiungersi ma Renzo Castagnini e il comparto scouting della società di viale del Fante continueranno, magari in ottica futura, a tenere i riflettori puntati su uno dei talenti di prospettiva più puri e cristallini del panorama calcistico nazionale.
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