"Ok, siamo retrocessi, ma nell’ultimo periodo la squadra andava bene e proponeva un bel calcio, ci credeva ed è retrocessa solo per un gol al 92’, un episodio. Siamo stati bravi a ripartire
BRESCIA
Brescia, Gastaldello: “Palermo, Parma e Venezia da A? Devono stare attente…”
proprio da quella mentalità". Lo ha detto Daniele Gastaldello, intervistato ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport". Diversi i temi trattati dal tecnico del Brescia, reduce da due vittorie di fila conquistate ai danni di Cosenza e Lecco: dalle scelte della dirigenza in sede di calciomercato, con l'arrivo fra gli altri di Borrelli e Paghera, alle favorite per la promozione in Serie A. Ma non solo...
MERCATO - "Quanto ha inciso il mercato? Parecchio. Sono arrivati giocatori funzionali e soprattutto con fame e voglia di mettersi in mostra. Vedi Borrelli: ha grande voglia, fisico e tecnica. O Paghera, che ha una carica devastante. O Moncini e tutti gli altri. La lunga attesa per la riammissione? E’ stato un periodo difficile. Non si poteva programmare il lavoro, non era semplice tenere vivi i giocatori senza l’obiettivo della partita. Però la squadra mi ha stupito, si è sempre allenata bene, dando il massimo con grande professionalità".
SU MIHAJLOVIC -"Ne ho avuti tanti di allenatori, ognuno con la sua mentalità. Però quello che dal punto di vista umano mi ha insegnato di più è stato Sinisa Mihajlovic. Mi ha insegnato tanto, magari non mi faceva giocare ma era sempre diretto e leale. Un suo ricordo? Ero a casa, sono andato da solo al funerale. Non sono nemmeno entrato in chiesa, sono rimasto vicino al carro funebre, ho visto la bara e mi ha toccato molto".
LE PROMOZIONI - "Da giocatore ho ottenuto tre promozioni in A con Sampdoria, Bologna e Brescia? Due ai playoff, la terza dominando. Con un filo conduttore: vincere in piazze così importanti sembra scontato, invece... La Samp? Sono stati 8 anni importanti. Ok, non è partita benissimo, ma da distante faccio fatica a giudicare, è tutto nuovo".
DAL VENEZIA AL PALERMO -"Se Venezia, Parma e Palermo possano fare un torneo a parte? Per organico sono le più pronte per la A. Ma devono stare attente, perché qui si può perdere contro chiunque, la storia della B lo insegna. Chi pensa di essere forte, non va lontano: vale per tutti, vale anche per noi. Un po’ di entusiasmo si avverte in città e stare senza tifosi in
questo momento è un vero peccato. Ma se continuiamo a fare risultati, nella gara successiva con l’Ascoli avremo lo stadio pieno. E sarà bellissimo", ha concluso Gastaldello.
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