Parola a Filippo Inzaghi. Il tecnico della Reggina è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match valido per la quattordicesima giornata del campionato di Serie B. Ménez e compagni affronteranno il Benevento allo stadio Oreste Granillo con l'obiettivo di dare continuità al successo contro il Venezia, arrivato nell'ultimo turno. Di seguito, le dichiarazioni di Inzaghi.
SERIE B
Reggina, Inzaghi: “Cannavaro? Troverò un grande compagno. Dobbiamo fare punti”
"Troverò in panchina un grande compagno di battaglie e avventure, ma per 90' saremo avversari. Sono molto legato anche alla piazza, ma durante il match non esisterà questo. Ai sentimentalismi ci penseremo a fine gara. Il campionato è complicato, ripeto sempre che trovare chi retrocederà è difficilissimo, noi dobbiamo quindi pensare a fare più punti possibile per tirarci fuori quanto prima da zone pericolose, al netto della classifica attuale. Domani dobbiamo far punti, il Benevento, come il Venezia, il Cagliari e il Parma, è tra le formazioni più forti del campionato, e non è una questione di classifica: basti pensare che i sanniti possono lasciare in panchina Forte e Simy. Ma le nostre ultime tre gare ci danno la consapevolezza che possiamo battere chiunque, ma per vincere servirà una determinata gara da parte nostra. La pioggia? Credo che il campo sarà in condizioni ottimali, ma la squadra ha dimostrato di sapersi adattare ogni gara, e se ci sarà da battagliare lo faremo. Spero più che altro che, meteo a parte, ci sia tanto pubblico: i miei ragazzi, davanti alla gente di casa, danno sempre qualcosa in più. Qualcosa cambierò, da qui a gennaio voglio vederli tutti, magari chi ha giocato meno potrà partire titolare. Ho molti dubbi, ma sono sereno perché chi andrà in campo lo farà benissimo, e chi subentrerà ci darà una grande mano anche per ribaltare il match, se ce ne fosse bisogno. Avviso intanto che torna Santander, ha 15-20' nella gambe, quindi di sicuro non partirà titolare, e non ci sarà Obi: in un allenamento ha preso una botta e si è formato un ematoma vicino alla lesione, non si sente libero e io non voglio rischiarlo."
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