Mediagol
I migliori video scelti dal nostro canale

IL FOCUS

Palermo, al ‘Barbera’ arriva Agostinelli: dopo Malta, vuole salvare le ‘streghe’

Benevento
Ecco chi è il tecnico giallorosso, chiamato per centrare l'impresa salvezza

di Anthony Massaro

Il Benevento, dopo una stagione equilibrata lo scorso anno, culminata con il settimo posto in classifica, ha deciso di confermare Fabio Caserta in panchina per l'attuale annata agonistica. Una scelta sconfessata dalla dirigenza giallorossa sei partite più tardi. Dopo aver totalizzato sette miseri punti, l'ex Juve Stabia venne rilevato da Fabio Cannavaro. Il campione del Mondo con l'Italia di Marcello Lippi a Germania 2006, a sua volta, ne raccolse appena sedici in diciassette gare. Sollevati dall'incarico il direttore sportivo Foggia e l'ex centrale di Napoli, Inter e Juventus lo scorso quattro febbraio, il patron Vigorito virò su una figura navigata nella categoria come Roberto Stellone, chiamato nell'impresa di portare in porto una nave a rischio naufragio. Per l'ex Palermo sulla panchina campana saranno nove le gare disputate alla guida della squadra, cinque le sconfitte, tre i pareggi e una sola vittoria. Al termine dello scontro diretto perso in casa, il mister romano decise di rassegnare le proprie dimissioni, lasciando spazio al quarto subentrante della stagione: Andrea Agostinelli, attuale tecnico delle 'streghe', prossimo avversario del club rosanero, oggi al 'Renzo Barbera'.

ECCO CHI E' IL NUOVO ALLENATORE DEL BENEVENTO

—  

L'ex allenatore del Gudja United, ha deciso di subentrare in corsa in Italia lo scorso 11 aprile, nonostante l'impegno ancora in vigore con il club maltese. Guida il Napoli nel 2003, in Serie B, ma Agostinelli parte dai dilettanti, fino a disputare la Serie A con il Piacenza. L'esperienza nello stivale termina nel 2013 alla guida del Varese in cadetteria. Poi decide di provare ad allenare all'estero. Dal  Partizani Tirani in Albania, passando per il Congo con il Motema Pembe fino a Malta con l'ultimo club prima di accettare la proposta del presidente Vigorito.

Proprio Andrea Agostinelli oggi allenatore del Benevento, a margine delle sconfitte contro Bari e Spal aveva parlato nei panni di opinionista in questo modo della squadra campana:

"I tanti cartellini? Vuol dire che c'è nervosismo, ma anche che tante volte la squadra ha ragionato poco. Ci sono mille motivi. Una squadra è al primo posto per ammonizioni ed espulsioni a causa di motivi ben precisi. Questa squadra non ha un difetto di nomi, ma mi è sembrata troppo compassata. In questo momento deve soltanto stare negli spogliatoi, potrebbero anche non allenarsi questa settimana in vista della Spal. Bisogna avere la consapevolezza che le avversarie che vengono a Benevento non devono uscire vive dal campo sportivamente parlando. Adesso contano l'aggressività e la voglia di vincere, non c'è più la tattica che decide. Il Cosenza ha capito questa situazione e si sta risollevando. Noi calciatori siamo stati sempre dei privilegiati, ma non ci sono sempre i momenti positivi. Cominciassero loro a capire che devono tirarsi fuori, indipendentemnete dal tecnico. Non c'è una tattica o una preparazione, ma c'è la testa. Anche le altre hanno paura di retrocedere, quindi tutti i calciatori che stanno vivendo un momento difficile devono tirarsi fuori con il loro carattere. Le parole le troverei per la mia squadra. Ci sono momenti in cui bisogna essere molto diretti. Non c'è un miglioramento fisico in tre giorni d'allenamento dopo un anno di delusioni. Direi alla squadra di risollevarsi per le proprie famiglie, per la carriera. Devono giocare per loro. Non c'è bisogno di tattica in questo momento, vorrei solo che si tirasse di più in porta"

"Ci sono calciatori ben precisi che devono portare avanti la squadra. Siccome le hai provate tutte, in queste sette partite devi parlare con i senatori e dargli responsabilità. Non puoi fare questo con gente che non ha carriera. Devi fargli tirare fuori tutto. Gente come Glik e Schiattarella hanno grande esperienza. Non bisogna girare intorno a cose che non servono. Schiattarella e altri quattro o cinque che hanno fatto la storia del Benevento devono tirare fuori tutto, poi gli altri devono seguirli". 

"Cosa farei in questa situazione? Prenderei la formazione dell'estate. I migliori calciatori che hanno deluso le aspettative li fai giocare perché in casa devi prenderti i fischi. Simy ha giocato male? Domenica va in campo. Sono calciatori che hanno dimostrato delle cose in carriera. C'è una partita da fare? Dimostratelo".

Detto fatto: messi al centro i senatori del gruppo campano, il primo Benevento di Agostinelli ammirato contro la Reggina è stato per quarantacinque minuti coeso, intenso e finalmente incisivo. Nuovo 3-5-2 audace e propositivo, baricentro alto come la linea del pressing, squadra corta e aggressiva, sensibilmente più fluida e concreta in transizione e nella tessitura delle trame offensive. Questo ha permesso di raccogliere un punto ai giallorossi contro la formazione di Filippo Inzaghi e di guardare al match del 'Renzo Barbera' contro il Palermo, con spirito,  motivazione. e moderata fiducia.

tutte le notizie di