Il Benevento ha il suo nuovo allenatore. Dopo gli esoneri di Fabio Caserta e Fabio Cannavaro, ecco il terzo tecnico della stagione del club di Vigorito. Roberto Stellone torna ad allenare dopo alcuni mesi di stop, in seguito alla recente separazione dalla Reggina, al termine della scorsa stagione, e lo fa sulla panchina giallorossa. L’ex tecnico del Palermo, nella giornata di oggi si è presentato in sede di conferenza stampa come nuovo mister delle streghe. Di seguito le sue parole:
CONFERENZA STAMPA
Benevento, Stellone: “Gruppo con voglia, forte in ogni ruolo. Cagliari come noi”
«Ho parlato tanto in questi giorni, cercando di dire le cose più importanti nel minor tempo possibile. Ho preso questa situazione con il massimo dell'entusiasmo e sono felice della fiducia che mi è stata data. Ho visto un gruppo che ha tanta voglia di uscire da questa situazione. La squadra sta molto bene fisicamente, Cannavaro e il suo staff hanno lavorato bene. Ho trovato anche una disponibilità incredibile da parte di tutto l'ambiente. Se riusciamo a remare tutti dalla stessa direzione, aumentano le probabilità di uscire da un periodo così negativo. I presupposti sono ottimi».
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«Questa squadra è forte in tutti i ruoli, le manca solo un po’ di entusiasmo. I ragazzi non si sono scordati come si gioca a calcio, hanno la testa un po' pesante per i risultati. Ho lavorato soprattutto sul ritrovarsi come squadra e come singolo calciatore. Ci sono dei dati: la squadra ha vinto poco, non calcia molto in porta e non crossa molto. Non è ficcante insomma. Dobbiamo calciare di più in porta e non subire gol. Dobbiamo essere uniti, correndo l’uno per l’altro. Ci sono degli indisponibili, tra infortuni e squalifiche, ma non sono per niente preoccupato. In ogni ruolo ho due calciatori con caratteristiche che ci permettono di fare tutti i tipi di moduli, dobbiamo solo trovare la vittoria per toglierci di dosso la negatività. La classifica dice che la situazione è difficile, ma con la squadra che abbiamo non lo sarà».
«Se si segna poco non è colpa degli attaccanti, come quando si prende gol non è solo colpa dei difensori. Da ex punta mi è capitato di passare quindici giornate senza segnare. È sempre un discorso di squadra. Sarebbe grave non avere le situazioni per segnare. Abbiamo un parco attaccanti importante. Possiamo giocare con due sottopunte tipo Ciano e Farias o con la punta che attacca la profondità come La Gumina. Se mi serve una punta d'area ci sono Simy e Pettinari. Per non dare riferimenti potrei utilizzare solo Farias. Abbiamo cercato di lavorare anche su dei concetti difensivi. Quando si prende gol non c'è solo un errore, ma anche tanti errori di concentrazione»
«Sono squalificati Viviani e Schiattarella. Pastina è febbricitante – ha spiegato il tecnico - Ciano ha un fastidio, Farias dovrà fare dei controlli, anche Glik non sta ancora bene così come El Kaouakibi. Letizia è disponibile. Non si deve gestire nessun calciatore, chi ha un problemino resta fuori».
«I tifosi vogliono il bene della squadra e vogliono vedere l'impegno. Di sicuro lo metteremo; i calciatori e anche il presidente hanno grande entusiasmo. Quando le cose non vanno benissimo, avere dalla propria parte la tifoseria è importante».
«Quella di Cagliari sarà una partita difficile come tutte le altre. Qualora dovessimo vincerla sarà solo merito dei calciatori e non mio. Il modulo lascia il tempo che trova sulla lavagna. Affrontiamo una squadra forte, ma lo siamo anche noi. Sappiamo chi ci può dare di più e chi può subentrare meglio. Non vedo chi ha fatto due presenze finora. Per motivare tutti ho il metodo che faccio giocare chi merita. Per me sarà un dramma scegliere perché si sono allenati tutti molto bene».
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