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Benevento, parla il ds Foggia: “Giovinco? I tifosi sognano un grande nome, ma abbiamo il dovere di guardare la realtà”

Le parole del direttore sportivo del Benevento, Pasquale Foggia, relative ad alcuni temi caldi inerenti al suo club

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Pasquale Foggia fa chiarezza.

Sebastian Giovinco, una suggestione più che un'idea che in questo periodo di isolamento sta facendo sognare tutti i tifosi del Benevento in attesa di conoscere quale sarà destino dei campionati: oggi sempre più appeso ad un filo. Nonostante non sia ancora stato deciso se e quando le squadre potranno tornare in campo per portare a termine la stagione in corso, diversi club, hanno già iniziato a programmare il futuro. E' il caso del Benevento, ad un soffio dalla vittoria del campionato di Serie B - prima dello stop forzato dei campionati, e dunque alla ricerca di nuovi rinforzi nel caso in cui la promozione in Serie A dovesse realmente concretizzarsi nei mesi prossimi. Tra i profili vagliati in queste settimane dal club campano anche quello di Sebastian Giovinco, ex Juventus oggi in forza all’Al-Hilal. Un'idea di mercato di cui lo stesso direttore sportivo del Benevento, Pasquale Foggia, ha parlato durante un'intervista concessa ai microfoni del "Corriere dello Sport".

Un direttore sportivo non sta mai senza lavorare altrimenti farebbe un altro mestiere. E’ ovvio che dobbiamo prima chiudere il discorso promozione, ma allo stesso tempo le trattative che portiamo avanti si mantengono sugli stessi parametri di prima. Mercato? So che i tifosi sognano il grande nome e in fondo sognare non costa nulla: noi dobbiamo guardare prima di tutto alla realtà, che non vuol dire scartare a priori i giocatori importanti, ma capire se abbiano voglia di sposare il progetto Benevento. Giovinco? Si sa, non si vince solo con i grandi nomi, occorrono uomini veri per centrare degli obiettivi. Il nostro obiettivo nella massima sarà ovviamente quello di centrare la salvezza. Occorrerà dunque che i giocatori accettino questa fascia di classifica. Gli acquisti più importanti quest’anno? Penso che l’affare più grande sia stato quello di Montipò. Quest’anno ha dimostrato di essere un grande portiere. Poi Caldirola: era finito, ingiustamente, nel dimenticatoio. Con noi ha dimostrato di essere un difensore completo, di categoria superiore. Schiattarella, Sau, Kragl, Hetemaj a parametro zero? Abbiamo fatto scelte oculate che in caso di cessione possono dare plusvalenze importanti. E’ vero, questi giocatori ci consegnano di diritto il primo posto in Serie B per monte ingaggi, ma nel bilancio di quest’anno c’erano anche molti giocatori che sono andati via. Senza saremmo scesi al quinto posto. A dimostrazione che altri spendono più di noi, non conseguendo i nostri stessi risultati. Il futuro? Spesso il presidente mi dice che un giorno lavorerò per un grande club. Io però sono felicissimo nel Sannio. A Benevento ho trovato tutto grazie soprattutto ad un grande presidente – conclude – con un progetto lungimirante.