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LA SCHEDA

Benevento-Palermo, c’è coach Cannavaro: esperienza e modernità per l’ex Pallone d’Oro

Benevento
La scheda del tecnico del Benevento, Fabio Cannavaro, prossimo avversario dei rosa

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di Anthony Massaro

Nome d'alto blasone, grande interprete ed ineccepibile professionista dentro e fuori dal campo - ex capitano della nazionale azzurra campione del mondo, nella trionfale spedizione tedesca nel 2006. Fabio Cannavaro è uno dei pochi difensori della storia di questo sport- ad aver sollevato al cielo un Pallone d'Oro. Oggi è l'attuale tecnico del Benevento, subentrato a Fabio Caserta sulla panchina giallorossa a partire dalla settima giornata di Serie B, nell'auspicio di risollevare le sorti di una squadra al tredicesimo posto in classifica e con soli 7 punti totalizzati. L'ex Juventus si appresta a disputare la sua nona gara sulla  panchina sannita contro il Palermo di Eugenio Corini allo stadio Ciro Vigorito.

Il mister nativo di Napoli, da molti erroneamente etichettato come un quasi debuttante in panchina, porta con sé in quel del club campano un bagaglio dal valore inestimabile soprattutto in termini di esperienze, conoscenze e competenze sul lavoro da campo. Le sue avventure negli ultimi anni, in giro per il continente asiatico, gli hanno permesso di elevarsi a tecnico affidabile e moderno anche per il calcio europeo.

cannavaro

 

Cannavaro - dopo una serie di annate trascorse nei panni di allenatore in seconda - debuttò in Chinese Super League nella stagione 2014-2015 quando condusse il Guangzhou Evergrande al primo posto della massima serie cinese ed ai quarti di finale di AFC Champions League, prima di essere esonerato dopo appena 22 gare disputate, in favore del subentrante Luiz Felipe Scolari, nel medesimo anno laureatosi campione in entrambe le competizioni. Quindi, al culmine della prima annata trascorsa in Cina, dove centrò i piazzamenti previsti fino al momento del sollevamento dell'incarico, il suo percorso risultò essere lodevole ed incredibilmente concreto.

Nell'ottobre 2015 Cannavaro firmò un contratto che lo avrebbe legato all'Al-Nassr per otto mesi, salvo dover lasciare la panchina a febbraio a causa di un rendimento  della squadra deludente sotto il profilo prestazionale, profondamente deficitario anche sul piano squisitamente numerico. Per il mister classe 1973, furono tredici le presenze in panchina in Arabia, condite da 5 vittorie, 5 pareggi e tre sconfitte alla base del magro bottino di 17 punti nella Lega saudita professionistica, che lo condannarono ad un grave distacco dalla capolista di ben cinque posizioni e 18 lunghezze di differenza.

Il primo luglio 2016 Cannavaro scelse di rimettersi in gioco, ripartendo nuovamente dalla Cina, al Tianjin Quanjian. Nell'anno e mezzo della sua gestione, la squadra rossogialla arrivò prima nella China League One, competizione valida per compiere il salto di categoria alla massima serie.  La soddisfazione maggiore arriva però alla seconda stagione, conseguendo un grande terzo posto in Chinese Super League, valevole per la qualificazione in AFC Champions League, nonostante fosse alla guida di una compagine neopromossa. Al termine di quel percorso decise di rassegnare le dimissioni, sintetizzando così il suo pensiero.

"Ho raggiunto il mio obiettivo, portare il Quanjian in Champions entro tre anni. Ci sono riuscito in un anno e mezzo. Ora credo che la squadra abbia bisogno di forze fresche per la prossima stagione in cui sarà protagonista su due fronti, campionato e Champions. Auguro il meglio al club". 

Dopo pochi giorni dall'addio al Tianjin Quanjian, arrivò l'annuncio ufficiale che vedeva Fabio Cannavaro come nuovo allenatore Guangzhou Evergrande. Un ritorno che probabilmente ha chiuso un cerchio nella carriera dell'ex calciatore del Real Madrid, in quel del continente asiatico. Dal 2018 fino al 2021, alla guida delle Tigre della Cina meridionale, Cannavaro alzò al cielo la sua prima Chinese Super League ed anche una Supercoppa di Cina. Doppio straordinario risultato, conseguenziale ad un lavoro costituito da studio, approfondimento, viscerale passione ed incredibile applicazione sul campo del metodo appreso.

Il Guangzhou targato Cannavaro. Una squadra moderna, abile nello sviluppare in modo codificato la costruzione della manovra dal basso, aggiungendo una buona dose di coraggio, a partire dal portiere, Liu Dianzuo, riconosciuto per statistiche in quelle annate come l'estremo difensore con più palloni giocati dell'intera Nazione. Predilezione dell'occupazione dell'ampiezza ed attacco alla profondità in varie situazioni offensive, come riferimento di lavoro in fase di possesso. Il tecnico campano cura ed allena con un certo tipo di maniacalità la zona di rifinitura. Obiettivo numero uno imposto dall'ex Napoli, quello di occupare lo spazio tra le linee con un grande numero di giocatori, attraverso continue rotazioni di posizione tra centrocampisti ed attaccanti.

Nelle situazioni senza palla il Guangzhou del mister italiano si è contraddistinto per il più elevato tasso d'intensità difensiva nel proprio campionato. La finalità di questo tipo di impostazione in fase di non possesso, è dettata dal desiderio di riconquistare la sfera in zona offensiva con aggressività. Situazione che andava a creare degli uno contro uno su tutti i riferimenti avversari in campo.

Benevento-Palermo, c’è coach Cannavaro: esperienza e modernità per l’ex Pallone d’Oro- immagine 3

Paulinho, centrocampista oggi in forza al Corinthians,  nella seconda esperienza  di Cannavaroal Guangzhou ha rappresentato il vero punto cardine su cui tessere le proprie tele di gioco. L'ex Barcellona rappresentava l'identikit ideal,e per caratteristiche, dell'applicazione degli inserimenti alle spalle degli avversari, partendo dalla posizione di mezzala. 47 le reti segnate e 19 gli assist forniti dal brasiliano nelle sue 81 apparizioni sotto la gestione idell'ex Napoli e Juventus.

Oggi Cannavaro affronta la stimolante sfida di rilanciare il Benevento. Nel nobile tentativo di ricostituire un'identità tangibile sul piano collettivo, instillare una forte mentalità ed un impianto di gioco marcatamente propositivo.  Obiettivo propedeutico a risalire la china in classifica, che vede le "streghe" oggi posizionate al quindicesimo posto, a parità di punteggio con Palermo, Spal e Cosenza.

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