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LE DICHIARAZIONI

Benevento, Cannavaro: “Vogliamo vincere in casa. Col Palermo ho sbagliato…”

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Le parole del tecnico del Benevento alla vigilia della sfida contro il Cittadella

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"Non siamo fortunati con questi episodi. Letizia farà gli accertamenti, speriamo che non sia nulla di grave, sono più fiducioso perché l'ho visto camminare stamattina". Lo ha detto Fabio Cannavaro, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Cittadella, in programma domenica pomeriggio fra le mura dello Stadio "Ciro Vigorito", valevole per la diciassettesima giornata del campionato di Serie B.

"Ultimamente fatichiamo troppo in casa, vincere è troppo importante - ha proseguito il tecnico del Benevento -. Il Cittadella è una squadra fastidiosa, bisogna ragionare tanto. E' la squadra prima per il recupero dei palloni e per duelli vinti. Dobbiamo essere molto freschi di testa, senza avere fretta perché si può vincere al novantesimo. Dovremo essere bravi ad evidenziare i loro limiti. Partite ravvicinate? Siamo allenati a giocare. Due giorni sono pochi per il recupero, penso che alla fine sia solo una questione di testa. Il resto passa in secondo piano. Errori arbitrali? È un concetto che deve valutare la società. Spero solo sia stato un errore in buonafede. Il concetto che devo dare ai calciatori e che devono pensare il più possibile. Non voglio pensare sia tutto figlio di quanto accaduto a Reggio".

SU FORTE -"Ho parlato spesso con Forte. Sicuramente vive di gol come tutti gli attaccanti. Lo avevo visto sereno anche contro il Bari. Col Parma è stato bravo a fare determinati movimenti, avere due calciatori come Tello e Farias alle spalle è tanta roba per un attaccante. A volte ho dovuto cambiare sistema e formazione, non perché sia pazzo ma perché si analizza il momento. A Parma hanno fatto bene, ma soprattutto mi è piaciuto che hanno ragionato. È stata una partita di testa, così come lo dovrà essere domani".

LA DIFESA - "Ci sono altre possibilità in difesa, non è scontato che Improta giochi a destra. Improta è un calciatore che tanti allenatori vorrebbero avere perché si adatta bene. Aspettiamo domani mattina. Glik? Ho visto gente tornare dal sudamerica e giocare in meno di 24 ore. Lui è un professionista. E' stato bravo, per noi si è rivelata una presenza molto importante. Mi aspettavo questo. I rientri? Mi aspettavo qualche acciacco. Ci può stare. Abbiamo speso molto nelle ultime due partite. Vediamo. Veseli sta meglio, l'idea è quella di portarlo in panchina. Negli ultimi giorni ha dato buone risposte. Vediamo se riusciamo a dargli minuti. Per il resto Ciano sta recuperando, Leverbe e La Gumina hanno problemi muscolari ma penso che nel giro di dieci giorni potranno essere risolti".

I SINGOLI -"Acampora? Forse ho sbagliato dargli novanta minuti col Palermo. La settimana scorsa era molto stanco, adesso sembra che abbia recuperato. Non ha i novanta minuti nelle gambe, ma sicuramente è un calciatore fondamentale. Ho tanti calciatori, scelgo in base a ciò che vedo. Tutti devono essere concentrati, non a caso do la formazione all'ultimo senza fargliela capire durante la settimana. Ho l'esigenza di far capire a tutti che può giocare chiunque. Simy è un fenomeno dal punto di vista mentale: è un ragazzo straordinario. Negli ultimi due anni non ha mai fatto quattro partite di fila, quindi non voglio correre il rischio di buttarlo dentro per poi perderlo. E' un ragazzo intelligente. Viviani non giocava da gennaio scorso. Sono situazioni che ho ereditato e devo essere bravo a gestirle: ho grande disponibilità da parte dei ragazzi. Come me giocano tutti".

LA CLASSIFICA -"Ragioniamo partita per partita. Il calcio ti dà sempre la possibilità di giocare ogni tre giorni. Dobbiamo capire che questa è una stagione particolare, figlia di determinate situazioni e adesso dobbiamo cercare di metterla a posto. La classifica non è bellissima, dobbiamo fare punti: questo è ciò che mi preoccupa. Paleari è un portiere importante. Lui prima era abituato a toccare molte palle. La difficoltà sta quando ti tirano una volta in porta. Per me l'errore non è dove finisce, ma parte sempre prima. Analizziamo quello. Dobbiamo capire che il compagno può sbagliare, quindi bisogna essere pronti a questo. Inizialmente facevamo fatica a capirlo, poi la squadra ha recepito il messaggio. Il calcio è fatto di errori, se non sono pronto all'errore del compagno si prende gol", ha concluso Cannavaro.

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