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Calciomercato

Serie A, Sconcerti non ha dubbi: “Dybala out nella Juventus, Giroud-Mllan ok”

Serie A, Sconcerti non ha dubbi: “Dybala out nella Juventus, Giroud-Mllan ok”

Mario Sconcerti ha parlato di alcune trattative di calciomercato legate ad acquisti e rinnovi contrattuali, soffermandosi sulle situazioni di Juventus, Milan e Napoli ma anche della questione Messi. Infine un commento anche su Euro 202

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Il giornalista e scrittore, Mario Sconcerti, ha parlato nel corso del format radiofonico "Maracanà", in onda sulle frequenze di "TMW Radio", toccando diversi argomenti inerenti il calciomercato e non solo.

Prima riflessione sul futuro di Lionel Messi, in trattativa per il rinnovo con il Barcellona: "Mi sembra ancora una decisione di sentimento del giocatore. Spero che sia anche una decisione tecnica importante. Un rinnovo di cinque anni mi sembra più una scelta di vita che tecnica. In questo momento si vedono più gli anni di Messi che quelli di Ronaldo. Rischia di essere meno decisivo di un tempo, sempre eccezionale ma i cui costi cominciano a rasentare i vantaggi che può darti".

Continua poi sui nomi caldi della Serie A, da Insigne e la trattativa per prolungare il suo idillio professionale con il Napoli, all'arrivo di Giroud al Milan fino al futuro degli attaccanti della Juventus: "Insigne? Non credo che sarà un caso. Credo si stia ragionando attorno a cifre che restano plausibili. Credo che sia più un atteggiamento dimostrativo di ADL nei confronti della squadra. Non credo che seriamente intenda diminuirgli lo stipendi. Giroud è un bell'acquisto, ma il problema è Ibrahimovic. Se deve fare il numero 12 va bene, ma se deve fare il titolare fatica. Però è integro come calciatore. Il Milan senza soldi sta facendo una campagna acquisti molto interessante. Nella Juventus uno tra Morata e Dybala, che per il momento parte dietro. Morata per la Serie A è un ottimo centravanti e gioca bene con Ronaldo".

Chiosa infine sugli Europei appena terminati, vinti dalla Nazionale di Roberto Mancini: "Le ultime due partite le abbiamo pareggiate e questo significa che l'avversario stava crescendo e che noi gli eravamo pari. Nessuna partita è finita sul campo nella parte conclusiva. Il momento fondamentale è quando siamo riusciti ad andare in vantaggio con la Spagna, forse in modo immeritato. Lì abbiamo capito anche che era un Europeo fortunato. Non ho visti fuoriclasse all'Europeo. De Bruyne mi è sembrato fuori ruolo, Lukaku non è stato decisivo. Mi ha impressionato la qualità media dei giocatori medi rispetto a quelli sudamericani".