Nel corso dell'intervista, un parallelismo tra Sicilia e Brasile, paese con cui è entrato in contatto per via delle origini della compagna di vita, Thais Souza Wiggers.
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Paul Baccaglini: “Closing, centro sportivo e l’etichetta della mafia. I tifosi del Palermo…”
"I brasiliani non hanno ancora la mentalità nel vedere la res publica come un valore importante, si vive di furbizia, ed è un atteggiamento che tiene arretrato il Paese. Palermo non credo sia così. Certo, ho vissuto tre anni in Brasile e solo tre settimane qui, ma qui ho visto un'energia nella generazione tra i 30 e i 40 che non esiste in Sud America. Dobbiamo abbattere questa etichetta affibbiata da tanti anni alla Sicilia. Ho incontrato tanta gente che vuole farsi fuori da questa condizione, che vuole tagliare i ponti dal passato fatto di malgoverno, mafia e tutto quello che di negativo si può associare alla Sicilia e a Palermo", ha detto l'ex Iena.
E su stadio e centro sportivo aggiunge: "Noi non abbiamo pregiudizi su dove e come fare stadio e il centro sportivo, a giugno presenteremo al Comune il progetto definitivo 1.0. Poi aspetteremo che sia valutato e siamo aperti ad accogliere tutte le indicazioni che ci verranno date. Lo stadio è il primo tassello del nuovo corso, ci piace l'idea di sfruttare l'area dove adesso sorge il Velodromo ma - aggiunge - se non sarà possibile realizzarlo lì siamo pronti a valutare altre indicazioni. Sul centro sportivo, invece, non crediamo che Carini sia la location ideale, ci sono le condizioni per trattare un adeguamento e un ampliamento del Tenente Onorato di Boccadifalco, più vicino alla città e più comodo per gli allenamenti dei nostri giocatori. A Carini magari potremmo mettere su un'azienda agricola d'eccellenza che produrrà prodotti bio con cui nutriremo i nostri campioni. Ma la prima pietra sarà lo stadio rosanero", ha aggiunto Baccaglini che ha concluso l'intervista con un messaggio ai tifosi del Palermo...
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