Massimiliano Allegri e la lezione sul calcio.
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Serie A, Allegri: “Il Barça di Guardiola irragiungibile, il City gioca un calcio diverso”
Le parole del tecnico bianconero nel corso di un'intervista rilasciata all'edizione odierna de L'Equipe
L'ex allenatore della Juventus nei giorni scorsi ha dichiarato di voler tornare ad allenare dopo un periodo di riposo forzato, intanto il suo pensiero in merito a Barcellona e Manchester City. Le parole del tecnico toscano, attraverso le colonne de L'Equipe, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.
"Dobbiamo cercare di far capire ai futuri allenatori che non devono fermarsi al campo, che è importante ma non decisivo. Dare un’organizzazione a una squadra lo è, ma sono i giocatori che vincono la partita. Non ho mai visto un allenatore fare goal dalla panchina. Devi dare alla squadra un’organizzazione, ma non puoi immaginare di vincere una partita con un piano tattico". "Un allenatore deve vivere il campo. Prepari la partita, dici: “faremo questo, questo e quello”, e poi, nove volte su dieci, va diversamente. Il buon allenatore è quello che fa meno danni. È colui il quale sa leggere il gioco, e non importa se gioca a 3, a 4 o a 5 dietro. Dal lunedì al venerdì si fa un lavoro, la domenica se ne fa un altro, si gestisce l’inatteso. Un grande leader trova la soluzione al suo problema prima degli altri. Quando era al Barça, la sua filosofia era di reagire alla perdita della palla, di recuperarla immediatamente, e di tenerla, perché aveva Xavi, Messi e Iniesta, e quando decidevano, segnavano. Il Manchester City gioca un calcio molto diverso, perché Pep è intelligente e vede le caratteristiche dei suoi giocatori. Quel Barça era unico e non può essere ripetuto, non fa parte del calcio normale, aveva giocatori eccezionali e nessuno giocherà di nuovo questo calcio. Abbiamo cercato di copiare qualcosa che non esisteva! Esiste un solo Messi che può dribblare otto avversari".
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