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Real Madrid, Kroos e l’omossesualità: “Non so se consiglierei a un calciatore di fare coming out”

Il centrocampista sul tema dell'omosessualtità nel calcio

Mediagol52

"di Daniele Castelli 

Il pensiero di Toni Kroos.

Uno dei temi più delicati e complessi da trattare nella storia del calcio è sempre stato quello dell'omosessualità, un argomento che anche oggi è oggetto di moltissime riflessioni, e purtroppo anche di discriminazione, in tutto il mondo. Molti soggetti appartenenti al mondo del calcio, hanno spesso sottolineato come un giocatore abbia la tendenza a non dichiarare il proprio orientamento sessuale per non rischiare di essere bersagliato e insultato veementemente dai tifosi avversari.

Una paura frutto della mentalità retrograda e ingiustificabile di troppi individui, che troppo spesso e ancora oggi nel terzo millennio, parlano dell'omosessualità come una malattia incurabile e come un "male da estirpare", sottoponendo ad abusi e privando di ogni libertà gli omosessuali soltanto a causa del loro orientamento.

Ad affrontare questo tema delicatissimo e purtroppo ancora di grande attualità è intervenuto Toni Kroos, centrocampista del Real Madrid, che durante un'intervista concessa all'edizione tedesca della rivista GQ, ha espresso la sua opinione in merito all'omosessualità nel mondo del calcio, affermando come ognuno di noi dovrebbe essere libero di esprimere la propria sessualità liberamente ma prendendo in considerazione anche la pericolosità, il rischio e la grande attenzione mediatica a cui sarebbe sottoposto un calciatore al momento di un "coming out". Queste le sue dichiarazioni:

"Il buonsenso mi dice che tutti dovrebbero vivere in piena libertà, non ci sono dubbi su questo. Ma non so se consiglierei a un calciatore in attività di fare coming out. Spesso sul campo vengono usate certe parole e, tenendo conto delle emozioni che si vivono in tribuna, non posso assicurare che un calciatore omosessuale non finirebbe per essere insultato o denigrato. Non dovrebbe essere così e sono certo che un giocatore, se decidesse di fare questo passo, riceverebbe il sostegno di molte squadre. Ma dubito che questo accadrebbe davanti ai tifosi rivali".