Parla Kevin Prince Boateng.
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Barcellona-Real Madrid, Boateng: “Essere al Barça è un sogno, ma da giovane ero pazzo. Ecco perchè…”
Le dichiarazioni del fantasista del Barcellona, Kevin Prince Boateng, a poche ore dal suo primo Clasico
In meno di quarantotto ore dal Sassuolo al Barcellona: è questo il cammino compiuto dal fantasista tedesco naturalizzato ghanese, passato ufficialmente in prestito dalla compagine neroverde a quella dei blaugrana nella sessione invernale di calciomercato. Una trattativa lampo tra il club emiliano e quello spagnolo, un sogno che si avvera per Boateng, che intervenuto ai microfoni de La Vanguardia, ha raccontato le sue emozioni alla vigilia del suo primo Clasico da giocatore del Barça.
Di seguito, le sue dichiarazioni.
"Abbiamo una squadra più forte e siamo pronti a vincere. Giocare contro Lionel Messi è difficilissimo, ma vederlo ora in campo è magico. Contro di lui difendono in 10 e riesce comunque a fare tutto da solo. Essere in questa squadra è la cosa più emozionante che potesse accadermi. Alla mia età, ora che sono un po' vecchio adesso, è un sogno giocare qui. Giocare al Barcellona alla mie età è un sogno, anche perché quando ero giovane ero pazzo, a 18 anni nel mio quartiere ero il capo perchè avevo soldi, a Londra quando avevo 20 anni andavo a un sacco di feste, mangiavo male. Ora peso 83 kg, ma sono arrivato anche a 95".
"Quando sei giovane anche se non giochi è lo stesso perchè hai soldi e amici che ti dicono che sei un fenomeno - ha continuato il classe '87 -. Poi però ho avuto un bambino e se non maturi, non puoi arrivare a certe squadre come Milan o Barça. Razzismo nei miei confronti? Ricordo chiaramente l'episodio del 2013. E se dovesse recapitarmi mi comporterei esattamente come allora e chiedo anche alla mia squadra di ritirarsi. E’ un problema dei club, delle leghe ma anche della società intera".
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