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CHAMPIONS LEAGUE

Manchester City-Inter, Inzaghi: “Non ho paura, solo rispetto. Lukaku o Dzeko…”

Inter
"Affrontiamo la squadra più forte del mondo", ha dichiarato il tecnico dell'Inter in conferenza stampa in vista della finale di Champions League.
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"È stato un viaggio lungo, iniziato con i sorteggi estivi che non sono stati fortunati. Insieme allo staff e alla squadra ne avevamo parlato subito, avevamo detto che potevamo fare un bel percorso. Ora siamo in finale, è stato un grandissimo viaggio. Ma tutto parte dallo scorso anno. Le partite con Real Madrid e Liverpool che hanno disputato la finale ci sono rimaste impresse nei pensieri". Lo ha detto Simone Inzaghi, intervenuto in conferenza stampa in vista della finale di Champions League, in programma sabato 10 giugno all'Olimpico Atatürk di Istanbul, in Turchia, contro il Manchester City di Pep Guardiola e Erling Haaland.

"Abbiamo lavorato tanto sul City, dalla sera dopo il derby di ritorno col Milan. Un doppio confronto del genere valeva una stagione. Sto cominciando a pensare a quello che dovremo fare sabato. Percentuali? Non sono bravissimo. So che incontreremo la squadra al momento più forte al mondo. Negli ultimi quattro anni è sempre arrivato molto avanti nella competizione. Dovremo essere molto attenti a fare una prova di squadra, affrontiamo i migliori. Hanno un allenatore che ha segnato un'epoca. Sicuramente è la gara più importante della mia carriera, ma anche per i giocatori, che hanno giocato al massimo delle semifinali. Ci ripaga degli sforzi di un percorso lungo con insidie. Ma recuperando tutti abbiamo fatto grandi cose", le sue parole.

SU GUARDIOLA -"Guardiola l'ho incontrato da giocatore. C'è un aneddoto curioso: a New York nel 2019 in viaggio di nozze l'ho incontrato in albergo. Real Madrid o Manchester? Due grandissime squadre che in questi anni hanno dominato, quindi rispettiamo entrambe. Sappiamo la rosa che hanno, ma troveranno un avversario che si è guadagnata la finale. Tantissima ammirazione per Guardiola e il City. Quest'anno sentivo che sarebbe arrivato in finale. Sentivo che al ritorno col Real che avrebbe vinto il City. Il City vuole il triplete? Ha vinto due titoli, ma due titoli li abbiamo vinti anche noi. Sappiamo che avversario avremo di fronte, ma anche noi abbiamo meritato di essere a Manchester".

LUKAKU-DZEKO -"Non ho deciso lì, non ho deciso a metà campo, non ho deciso in difesa. In questo momento ho la possibilità di scegliere e per un allenatore è la miglior cosa che ci sia. I giocatori importanti non si regalano. Per la scelta, mancano ancora quattro allenamenti e una rifinitura. Un allenatore può avere idee, poi magari fai un risveglio muscolare e vedi qualcosa che ti fa cambiare idea. Troveremo uno stadio con tanta gente. Giovedì saremo lì per la rifinitura, mi hanno detto di un campo ottimo e sarà una bella partita. Tutte e due avranno i propri giocatori migliori che dovranno fare la differenza, Lautaro è uno di questi".

LA FINALE - "Più vedi il City più capisci perché fanno questi risultati. Fanno grandissimo possesso, aggressioni, hanno pochissimi punti deboli. Sappiamo che dobbiamo essere bravi a togliere possesso e coprire bene ogni centimetro del campo, è una squadra veramente forte. L'ossessione del City di vincere la Champions può essere un vantaggio? Difficile da prevedere, sarà importantissima per entrambe le squadre. Ultimo atto della competizione più importante, loro la inseguono da anni, noi ce la siamo guadagnati con merito. Ci siamo e cercheremo di fare una grande partita. Nostre qualità? Quando abbiamo avuto partite importanti, nonostante defezioni importanti, i ragazzi hanno torato fuori risorse che pensavano di non avere. A volte siamo stati in partite difficilissime presentate da ultima spiaggia. E i ragazzi sono stati bravissimi".

APPROCCIO -"L'approccio sarà fondamentale, un aspetto importantissimo, dovremo essere bravi, sappiamo che il City parte sempre forte, noi dovremo essere bravi. Di cosa ho paura? Parliamo di una partita di calcio, nulla. Grandissimo rispetto: Guardiola, continuo a dire, è l'allenatore migliore al mondo. Rispetto ma non paura, siamo orgogliosi di giocare questa finale. La motivazione nel calcio è importantissima. Ho la fortuna di avere ragazzi grandissimi, non avremmo ottenuto questi trofei. Io re di coppe? Normale che mi fa piacere, ho avuto sempre la fortuna di avere squadre importanti, giocatori importanti e nelle partite decisive abbiamo sempre fatto grandissime gare, difeso, attaccato nel migliore dei modi. Quello che dovremo fare anche sabato".

PRONOSTICO - "Nel 2010 fu fatta un'impresa, quello che cercheremo di fare sabato. City e Bayern sono due squadre diverse. Ma se dovesse succedere sarebbe un'altra impresa. Dal giorno in cui il Manchester ha battuto il Real si dice che ha i favori. Lo sanno tutti, ma il bello del calcio è che non sempre vince chi è favorito. Dovremo essere bravi ad indirizzare dalla nostra parte gli episodi, soprattutto nelle finali gli episodi possono fare la differenza. La partita sarà fatta di momenti, dovremo togliere loro possesso palla, dove è maestro. Dovremo essere anche bravi a gestire quando abbiamo palla noi. Sapendo che ci saranno momenti in cui bisognerà soffrire tutti insieme. La strategia la vedrete sabato. Normale che al City un po' di possesso andrà concesso. Dovremo essere bravi a togliere certezze, sappiamo che sarà difficile, ma la affronteremo con le nostre armi".

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