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Inchiesta Spezia-Parma, il testo del messaggio di Calaiò a De Col: “Ehi pippein non rompete il cazzein venerdì…”

Inchiesta Spezia-Parma, il testo del messaggio di Calaiò a De Col: “Ehi pippein non rompete il cazzein venerdì…”

Tra i vari sms inviati ai calciatori dello Spezia, costati il deferimento ad Emanuele Calaiò ed al Parma Calcio, uno in particolare è stato ritenuto meritevole di attenzione ed approfondimento...

Mediagol52

Potrebbero essere stravolti i verdetti della stagione di Serie B appena conclusa.

Il Parma, che ha conquistato la Serie A nel corso dell'ultima giornata battendo lo Spezia e approfittando del pareggio interno del Frosinone contro il Foggia, potrebbe correre il rischio vedere vanificata la promozione in massima serie.

La Procura Federale ha infatti notificato in giornata i deferimenti per l'attaccante del club ducale, Emanuele Calaiò, e per lo stesso Parma Calcio 1913, coinvolto secondo il principio della responsabilità oggettiva, in un presunto tentativo di illecito che configurerebbe la violazione dell'articolo 7 del nuovo Codice di Giustizia Sportiva della Figc.

Oggetto del capo di imputazione, di cui dovranno rispondere il calciatore e la società emiliana davanti al Tribunale Federale, alcuni sms inviati dall'ex attaccante del Napoli al giocatore dello Spezia, Filippo De Col, in vista dell'ultima sfida della regular season tra la compagine ligure e la formazione crociata. I messaggi, che non avrebbero ricevuto alcuna risposta, sarebbero stati diversi e con destinatari anche altri giocatori dello Spezia.

In particolare uno di questi messaggi, diffuso in esclusiva questa sera durante il format dedicato al calciomercato dalla redazione di Sportitalia e reputato meritevole di approfondimento, avrebbe fatto scattare la denuncia da parte dello stesso club spezzino alla Procura Federale per scongiurare l'ipotesi di possibili sanzioni a carico dei propri tesserati per omessa denuncia.

Da qui l'apertura dell'inchiesta ed i deferimenti notificati all'attaccante nato a Palermo ed al Parma Calcio 1913 per responsabilità oggettiva del club in relazione alla condotta del proprio tesserato.  Questo il testo, quantomeno ambiguo e sconveniente, dell'sms inviato tramite il sistema di  messaggistica istantaneo whatsapp da Calaiò all'ex compagno di squadra De Col: "Ehi pippein non rompete il cazzein venerdì mi raccomando amico mio" . 

Secondo quanto pubblicato da ParmaToday.it,  sarebbero emersi anche altri messaggi inviati in sequenza: "dillo anche a claudiein" ed infine "soprattutto per il rapporto che avete con me". 

Testi dei messaggi, che sarebbero stati inviati dall'attaccante del club ducale al giocatore dello Spezia, il cui senso e peso specifico, letti e analizzati uno dopo l'altro, avrebbero assunto nel complesso rilevanza e significato tali da configurare i presupposti per il deferimento per la violazione dell'articolo 7 del nuovo Codice di Giustizia Sportiva della Figc.

La decisione del Tribunale Federale, in primo grado di giudizio, dovrebbe giungere in un lasso di tempo compreso tra i sette ed i dieci giorni. Se venisse confermato il capo di imputazione all'origine dei rinvii a giudizio, ovvero tentato illecito sportivo, il Parma rischierebbe una penalizzazione dai 4 ai 6 punti che potrebbe riscrivere la graduatoria finale del torneo cadetto appena concluso e mettere seriamente a rischio la promozione in Serie A conquistata dalla compagine di D'Aversa.