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Serie B, inchiesta Spezia-Parma: notificato avviso di conclusione indagine, ne esce Ceravolo

Serie B, inchiesta Spezia-Parma: notificato avviso di conclusione indagine, ne esce Ceravolo

L'avviso di conclusione indagini notificato al Parma, non c'è il nome di Fabio Ceravolo

Mediagol77

Tentato illecito sportivo e contestuale violazione dell'articolo 7.

E' questa l'accusa che il Procuratore della FIGC Giuseppe Pecoraro ha mosso al Parma ed al suo tesserato Emanuele Calaiò in riferimento al caso dei sms inviati a due calciatori dello Spezia prima dell'ultimo match di campionato andato in scena allo stadio Picco. Nell'avviso di conclusione indagini notificato al Parma nelle ultime ore, c'è però una novità: Fabio Ceravolo è uscito dall'inchiesta senza alcun tipo di deferimento come si legge nella nota seguente.

"Il Procuratore Federale, esaminati gli atti dell’indagine disciplinare esperita in relazione alla gara Spezia-Parma del 18 maggio 2018 - ha concluso le indagini formulando le seguenti incolpazioni: Calaiò Emanuele, calciatore tesserato per la società Parma Calcio 1913 S.r.l., violazione dell’art. 7, commi 1 e 2, del C.G.S., per avere, prima della gara Spezia-Parma posto in essere atti diretti ad alterare il regolare svolgimento e il risultato finale della gara suddetta, tentando di ottenere un minor impegno agonistico da parte dei calciatori dello Spezia Calcio, signori Filippo De Col e Claudio Terzi, per assicurare alla propria squadra il risultato favorevole dell’incontro, e, in particolare, inviando a tal fine a Filippo De Col, qualche giorno prima della gara, messaggi a mezzo dell’applicativo di messaggistica whatsapp". E ancora il Procuratore Federale incolpa "la società Parma Calcio 1913 per rispondere a titolo di responsabilità oggettiva, ai sensi degli artt. 7, comma 2, e 4, comma 2, del CGS, per il comportamento posto in essere dal proprio tesserato Calaiò".

La Procura ha chiuso oggi le indagini, comunicando la violazione dell'art.7 agli interessati e aprendo così l'iter per il deferimento. E ciò potrebbe mettere a rischio la promozione in Serie A della squadra di Roberto D'Aversa. Sì, perché per il club è scattata la responsabilità oggettiva.

Il codice, infatti, non fa alcuna differenza tra un illecito consumato ed un illecito solo tentato: "Il compimento, con qualsiasi mezzo, di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione ovvero ad assicurare a chiunque un vantaggio in classifica costituisce illecito sportivo".

Entro una decina di giorni - scrive Gazzetta.it - la società emiliana, Calaiò ed il club ducale andranno a processo presso il Tribunale Federale. Nel caso in cui il tentativo di illecito venisse confermato, il Parma rischierebbe una penalizzazione in termini di punti che dovrà essere scontata nella stagione in corso. Una penalizzazione che, di fatto, potrebbe anche modificare l'ultima classifica del campionato di Serie B.