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Zamparini: “Mepal e sospetti Guardia di Finanza, la verità. Baccaglini? Sua offerta non era di 20 mln”

Zamparini: “Mepal e sospetti Guardia di Finanza, la verità. Baccaglini? Sua offerta non era di 20 mln”

Il proprietario del Palermo si dice sicuro che alla fine i sospetti della Guardia di Finanza rimarranno tali e non verranno trovate irregolarità. "Vi racconto tutto sulla Mepal".

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Un venerdì che Zamparini e il Palermo, di certo, non dimenticheranno mai. Il risveglio con il blitz della Guardia di Finanza in sede e nella casa del patron friulano per reperire tutti i documenti sospetti, alla ricerca di prove che suffragassero le ipotesi di reato.

Si parla di riciclaggio, di appropriazione indebita e di falso in bilancio. Maurizio Zamparini dice di conoscere il motivo di questi sospetti delle fiamme gialle, sospetti a suo modo di vedere totalmente infondati.

"Tutto è iniziato dalla Mepal, ma si tratta assolutamente del nulla. Con Mepal abbiamo fatto un'operazione di ottimizzazione del bilancio e adesso sta tornando con un'operazione inversa - ha raccontato Zamparini attraverso le colonne del Giornale di Sicilia -. Al posto di essere iscritta come credito diverrà una partecipazione. Mepal è stata ceduta ad una società (Alyssa SA, ndr) sotto il controllo di una mia holding lussemburghese, la quale ha un debito di 40 milioni nei confronti del Palermo. Alyssa sarebbe poi diventata proprietà di Baccaglini, in modo da avere i 40 milioni di liquidità e l'apporto di Mepal dentro. Ma l'operazione di ottimizzazione di bilancio era normalissima, non c'è mai stato un passaggio di nulla", ribadisce Zamparini che è certo che alla fine i sospetti della Guardia di Finanza rimarranno tali e non verranno trovate irregolarità. "Hanno messo il delinquente in prima pagina e invece bastava chiedere prima i documenti della Mepal. Questa è la vergogna del nostro Paese".

L'auspicio di Zamparini è di chiudere quanto prima questa vicenda, nel migliore dei modi, per poi riaprire un altro discorso, quello relativo alla cessione del club di viale del Fante: nei giorni scorsi è tornato di moda il nome di Frank Cascio, ex manager di Michael Jackson, la cui offerta d'acquisto della società rosanero era stata respinta non più tardi di dieci mesi fa. Cascio, in Italia, si era presentato anche con Paul Baccaglini, la cui offerta non era di venti milioni, come scritto in questo comunicato da Zamparini: "No: l'offerta di Baccaglini era di cinque milioni per il cento per cento delle azioni del Palermo. E gli altri quindici in tre anni", ha spiegato l'imprenditore friulano.