Serie B, Ragusa: “I tifosi fanno la differenza. La mia su Genoa, Cagliari e Venezia”

"In certe piazze i tifosi posso fare la differenza". Lo ha detto Antonino Ragusa, intervistato ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport". L'esperto attaccante esterno, svincolato dopo l'addio al Lecce, ha già vinto la Serie B tre volte, anche con il Verona nel 2019 appena retrocesso. "Le difficoltà dopo una retrocessione sono diverse. Le società non si possono permettere gli stessi ingaggi e devono fare un mercato di alleggerimento cercando però di rinforzarsi con gente di categoria, e non è semplice", le sue parole.

"I giocatori rimasti si devono adattare mentalmente in fretta al nuovo campionato, sapendo che la B è totalmente diversa dalla A e se la prendi sottogamba fai brutta figura. Certo, la qualità scende, però questo non vuol dire che puoi vincere la B senza essere pronto di testa. Bisogna sempre essere sul pezzo, perché è un campionato molto imprevedibile e se hai un calo di tensione lo paghi. Poi anche i tifosi, se si portano dietro la delusione, non sono d’aiuto, soprattutto se le cose non ripartono bene: vivere nel clima di polemica non aiuta la squadra. In certe piazze i tifosi posso fare la differenza: ricordo che a Verona la contestazione è più stata verso il presidente, ma la squadra è stata sempre sostenuta".

LE TRE RETROCESSE -"Le tre rose sono state molto modificate e quindi tutte avevano bisogno di più tempo. Il Genoa si è calato prima di tutti nella nuova mentalità, il Cagliari verrà fuori perché pian piano sta capendo dove è. A Venezia invece i tanti nuovi stranieri fanno più fatica a inserirsi in un campionato così, che di tempo te ne concede poco: se non fai battaglia tutte le volte e finisci in fondo, poi rischi di non venirne fuori più", ha concluso il calciatore originario di Messina.