Il patron delle RondinelleMassimo Cellino, confessa a Brescia Oggi il suo stato d’animo dopo la retrocessione in C del club, concretizzatasi a margine della sconfitta maturata in casa contro il Cosenza nella finale playout di Serie B. Una sfida terminata tra disordini vari, che hanno costretto l'arbitro Massa a sospendere il match a tempo quasi scaduto per il lancio di fumogeni e l'invasione di campo dei tifosi bresciani dopo il gol ospite.
le dichiarazioni
Brescia in Serie C, Cellino: “Non ho più energie, né passione”
“Non ho l’energia per commentare quello che sta succedendo. Per fare questo lavoro ci vuole entusiasmo e tanta passione e io ho ultimato tutte le scorte residue“.
Parole a cui è seguito un comunicato ufficiale in cui il club condanna con fermezza gli episodi del Rigamonti.
“A seguito di quanto accaduto nei minuti finali e nelle ore successive al termine della gara tra Brescia e Cosenza, Brescia Calcio si dissocia e condanna ogni episodio di violenza ed ogni forma di guerriglia incivile avvenuta nella serata di ieri (giovedì, ndr), esprimendo la propria vicinanza e solidarietà a tutti coloro che hanno tifato e presenziato civilmente alla gara nonché alle forze dell’ordine per il lavoro svolto.I fatti accaduti non hanno nulla a che fare con lo sport, il calcio e il vero tifoso. Si tratta di fatti che hanno danneggiato l’immagine di Brescia città, nell’anno in cui è capitale della cultura, di Brescia società con 112 anni di storia, fatti che non rispecchiano in alcun modo i valori morali, etici e comportamentali che Brescia Città e Brescia Calcio hanno sempre trasmesso”
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