Francesco Ghirelli sull'eventuale ripartenza del calcio.
serie c
Lega Pro, Ghirelli: “Il calcio subirà un forte impatto, stiamo studiando un piano per limitare i danni”
Il presidente della Lega Pro si è espresso sulla eventuale ripartenza del calcio in Italia che potrebbe avvenire non prima della metà di giugno
Il presidente della Lega Pro, ai microfoni di Radio Punto Nuovo, ha detto la sua in merito alla ripartenza in seguito all'emergenza Coronavirus che ha costretto il mondo intero allo stop.
"La Lega Pro fa un percorso interno in modo di arrivare al Consiglio Federale con un’ottica generale. Chiunque possa immaginare uno scenario diverso, non esiste, perché c’è uno statuto: chi vuol far polemica in un bicchiere d’acqua, faccia, tanto l’acqua finisce nel lavandino. Fatta questa premessa, o termina il campionato oppure dobbiamo avere due punti di riferimento: le norme federali, perché se non si fa perno su quelle, tutte le nostre decisioni possono essere inficiate. Se non si finisce il campionato, qualunque soluzione che si prospetterà è difficilissimo che ottenga una maggioranza unanime, sebbene ci proverò, non sono un mago né un’illusionista. L’obiettivo è quello di cercare di creare meno problemi. Quello scienziato che ha pubblicato la lettera, ha fatto sembrare che noi avessimo già deciso, ma il potere sta all’assemblea della Lega. È certamente una proposta che verrà consegnata come e altre al Consiglio Federale che deciderà. Il calcio subirà un forte impatto. Abbiamo bisogno di alcuni atti dal Governo ed alcune riforme che dobbiamo fare noi. Abbiamo chiesto la cassa integrazione che è un sospiro di sollievo per società e giocatori. Oltretutto stiamo lavorando in FIGC su tavoli istituzionali per quanto riguarda le iscrizioni al prossimo campionato di modo da non danneggiare ulteriormente le società. Dal momento in cui bisogna mettere benzina nelle aziende italiano, abbiamo proposto di far noi da garanzia senza che le nostre società paghino un euro e senza che perdono un giorno nella scadenza dei contributi. C’è inoltre bisogno di un ulteriore elemento di selezione: chi non paga e non rispetta le scadenze, la Lega è autorizzata a prelevare i contributi".
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