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Fiorentina, Pezzella: “Sì alla ripartenza, ma solo ad una condizione. Mio futuro? Rispondo così”

FLORENCE, ITALY - SEPTEMBER 30: German Pezzella of ACF Fiorentina looks on during the Serie A match between ACF Fiorentina and Atalanta BC at Stadio Artemio Franchi on September 30, 2018 in Florence, Italy.  (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Le parole del capitano viola, German Pezzella, sulla ripresa degli allenamenti e sulle settimane di isolamento

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Parola a German Pezzella.

La Fiorentina torna ad allenarsi, in attesa dalla possibile ripresa dei campionati. Un passo importante per la viola: tra i club con più contagiati della Serie A. Tra i tesserati ad avere contratto il virus anche il capitano German Pezzella che, dopo essere guarito dal Covid-19, ha ripercorso gli ultimi due mesi vissuti lontani dal rettangolo verde.

“L’8 marzo abbiamo giocato a Udine senza pubblico, è stata l’ultima partita. In quei momenti non si capiva quello che stava succedendo, siamo tornati due volte lassù per via di un primo rinvio. Quando eravamo allo stadio, pensavamo che non avremmo giocato, perché parlavano di sospendere la giornata. Abbiamo anche all’interno della società persone che sono state in ospedale, non per precauzione ma perché avevano bisogno di cure. C’è stata preoccupazione, ma adesso i livelli sono bassi e si stanno via via abbassando, sono ottimista anche per l’Argentina. Sono stato monitorato con test di ogni tipo, sia a casa con sangue e urine sia al centro sportivo con gli stessi controlli che si fanno a inizio stagione”.

Pezzella, durante la diretta Instagram, si è poi soffermato sulla ripresa dell’attività agonistica: “La preparazione è stata svolta a casa e poi al centro sportivo, usando solo il campo e con un solo preparatore, massimo due giocatori per campo, andando via subito dopo essersi allenati. Abbiamo avuto la fortuna di avere attrezzature a casa, ma allenarsi sul campo è tutt’altra cosa. Chi vive in un appartamento non ha potuto allenarsi molto bene per forza di cose. A partire dal 18 tutte le squadre che hanno la possibilità di concentrare la rosa nel centro sportivo lo possono fare, noi non ce l’abbiamo e quindi dovremo occupare un hotel, quasi a mo’ di bunker. E a partire da questo si analizzerà la situazione per decidere se il campionato potrà ripartire. È impossibile però controllare tutti i dettagli, come i dipendenti dell’albergo. I giocatori vogliono ripartire, ma lo vorrebbero fare in sicurezza, quando il rischio sarà azzerato. Noi come tutti abbiamo le nostre famiglie a cui pensare, ed è una cosa da tenere in considerazione”.

Infine, due battute sul suo futuro: argomento su cui, l'argentino, non si sbilancia. “Niente titoli per i giornali di domani (ride, ndr)”.