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Zamparini dice addio: “Non ho intenzione di salutare nessuno. Ho solo dato, mai chiesto”

Zamparini dice addio: “Non ho intenzione di salutare nessuno. Ho solo dato, mai chiesto”

L'ormai ex presidente del Palermo al veleno: "Avevo avvertito i tifosi: alla prima espressione di violenza, sarei andato via".

Mediagol40

Non si conclude nel migliore dei modi l'era Zamparini a Palermo.

L'imprenditore friulano lascia il club di viale del Fante dopo quasi quindici anni, rassegnando le dimissioni e annunciando la cessione delle quote di maggioranza a un fondo anglo-americano. Fino al mese di giugno, Zamparini manterrà il 20-30% del Palermo Calcio, poi uscirà di scena definitivamente.

Mentre iniziano a circolare le prime indiscrezioni relative al prossimo massimo dirigente della società rosanero, arrivano anche le parole al veleno di Zamparini che avverte i tifosi del Palermo in vista dell'insediamento della nuova proprietà: "Quello di Palermo è stato per anni un tifo esemplare, però avevo avvertito tutti: alla prima espressione di violenza sarei andato via". L'ex numero uno del Palermo Calcio non specifica a quale episodio faccia riferimento, però spiega come un comportamento simile a questo non sarebbe tollerato dai nuovi proprietari, a cui Zamparini avrebbe solamente tessuto le lodi del pubblico del Barbera: "Altrimenti - sottolinea - mi dicevano di no e saltava la cessione del Palermo".

"Loro - aggiunge Zamparini attraverso le colonne del 'Giornale di Sicilia' - sono anglo-americani, non sono certo abituati a vedere nei loro stadi quello che succede da noi. Lì se succede qualcosa o se volano insulti li mettono in galera, mica li lasciano liberi di fare".

L'imprenditore friulano continua il suo sfogo, a testimonianza del fatto che sia rimasto deluso dalla condotta assunta dalla tifoseria rosanero, "a cui - tiene a precisare - non ho mai chiesto nulla: ho solamente dato". E alla fine non arrivano nemmeno i saluti: "Non ho intenzione di salutare nessuno: sono rimasto a prendere insulti per due anni, non è il caso". Si chiude così, dunque, l'era di Maurizio Zamparini a Palermo, un'era di alti, ma anche di bassi.