serie b

Salerno: “Baccaglini? Con lui non si è capito più niente. Non tutti possono parlare di calcio…”

Salerno: “Baccaglini? Con lui non si è capito più niente. Non tutti possono parlare di calcio…”

Le parole dell'ex direttore sportivo del Palermo Nicola Salerno che ha rassegnato le dimissioni lo scorso aprile durante la presidenza di Paul Baccaglini.

Mediagol23

"A febbraio è arrivato Baccaglini e non si è capito più niente. Con Baccaglini ho sempre avuto un rapporto cordiale, però credo che lui parlasse per la prima volta di calcio. Il calcio sembra un argomento leggero da affrontare ma ricordiamoci che non tutti possono parlarne in modo preciso".

Parola dell'ex direttore sportivo del Palermo Nicola Salerno, ospite dell'evento “La Marsa International Football Transfer e Meeting“, organizzato da Conference403. Mesi di lavoro complicati, in una situazione societaria precaria ed indefinita, tra le bizze dell'imprevedibile Maurizio Zamparini ed il fragoroso impatto mediatico del nuovo presidente, mai proprietario, Paul Baccaglini. Mesi nei quali il Palermo è andato sempre più giù in classifica, mostrando un immobilismo stucchevole in sede di mercato invernale e spalancandosi  la porta che introduce agli inferi della serie cadetta. Una stagione ed un campionato da dimenticare. Lo scorso 10 aprile le dimissioni del dirigente materano,  incarico lasciato all'indomani della débâcle di San Siro contro il Milan, con il Palermo al penultimo posto in classifica (15 i punti fino ad allora raccolti, a +1 dal fanalino Pescara e a -5 dal poi salvo Crotone, ndr).

"Ho accettato Palermo perché Zamparini mi corteggiava da anni e dato il mio ottimo rapporto con lui ho detto di sì. La stagione è stata sfortunata, ricordo il pareggio all'ultimo contro la Sampdoria e i 3 gol subiti a Torino dopo il vantaggio iniziale. Se avessimo racimolato qualche punto in più avremmo potuto tentare la salvezza. Cambiare il portiere? Io volevo portare un'alternativa di esperienza (Pantilimon ndr) che avrebbe potuto aiutare Posavec e darci una mano nei momenti delle difficoltà in caso di calo psico-fisici- ha proseguito l'ex Palermo, oggi libero da impegni contrattuali ed attuale consulente di mercato per il Watford di Pozzo-. Brescia? Potevo essere reclutato per andare da Cellino, il nostro rapporto dura negli anni e abbiamo un ottimo rapporto di amicizia. Quando ha bisogno sa che io posso esserci, non sono andato perché ha avuto difficoltà a smantellare tutto quello che c'era di stabile".

Con il Palermo alle spalle è d'obbligo pensare al futuro per il dirigente classe '56, futuro sempre più britannico: "Da quasi 3 anni sono in Inghilterra, sono state delle esperienze molto importanti per me anche per lo studio intenso dell'inflese. Li non si fanno meeting o riunioni di calciomercato, si lavoro tramite mail o pc e gli ultimi giorni di mercato si vivono in segreteria".

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