serie d

Palermo-Licata 2-1: Maltese punge l’orgoglio rosa, acuto Felici e magia di Santana per firmare il sorpasso. Commento primo tempo

Primo tempo vibrante e gradevole sotto tutti i punti di vista, intensità, ritmo e buoni contenuti tecnici su entrambi i fronti. Maltese porta avanti gli ospiti, le perle di Felici e Santana esaltano il buon primo tempo del Palermo di Pergolizzi...

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Big match e pubblico delle grandi occasioni al "Barbera" in questa mite e assolata domenica di metà ottobre. Il Palermo di Rosario Pergolizzi, capolista incontrastato del girone e vero e proprio rullo compressore del torneo, vuole allungare la sua esaltante striscia di successi e scoraggiare ulteriormente le inseguitrici. Tra le formazioni più quadrate e brillanti di questo avvio stagione c'è l'avversario odierno dei rosanero, quel Licata che occupa attualmente il quarto posto, appaiato al Savoia, con quattordici punti conseguiti nelle sette gare fin qui disputate. L'amicizia storica tra le due tifoserie rende ancora più gradevole l'atmosfera, regalando una cornice suggestiva a quella che si preannuncia una sfida dai notevoli contenuti, tecnici, tattici e agonistici, in relazione agli standard della categoria. Pergolizzi opta per l'ormai consueto 4-3-3: Pelagotti tra i pali, Doda e Vaccaro esterni bassi, Lancini-Crivello coppia centrale nel cuore della retroguardia. Assetto tipo anche in zona nevralgica: Martin playmaker, Kraja e Martinelli intermedi. Il tridente offensivo è composto da Santana e Felici larghi con Ricciardo terminale centrale.

L'avvio di match non tradisce le attese, le due squadre si fronteggiano con indole propositiva e buona linearità nell'imbastitura della manovra. A marcare una netta supremazia territoriale è il Palermo di Rosario Pergolizzi. Corta, tonica e aggressiva, la compagine rosanero impone subito ritmi intensi e tambureggianti al match. Martin detta tempi e tracce con la solita maestria, Kraja e Martinelli imperversano in pressione sulla sfera e alimentano la cucitura delle trame, Doda e Vaccaro sovrappongono con continuità sulle corsie, Santana e Felici mostrano subito effervescenza e brio dei giorni migliori. Il Palermo crea almeno tre palle gol clamorose nei primi venti minuti: prima Santana chiude troppo il destro in diagonale, poi Lancini colpisce di testa troppo debolmente nel cuore dell'area, quindi Ricciardo fallisce clamorosamente l'incornata da due passi su cross al bacio dell'argentino.

Il Licata arranca e stringe i denti, in attesa che passi la bufera. La squadra gialloblu si affaccia con pericolosità dalle parti di Pelagotti, il portiere di casa si esalta su Assenzio e devia in corner dopo l'incertezza di Doda. Proprio sulla seguente palla inattiva il Licata trova il vantaggio: Maltese prende il tempo alla difesa rosa e manda in orbita i suoi con una zuccata vincente. Punto nell'orgoglio, il Palermo mostra ancora una volta ego, muscoli e capacità di reazione. Felici brucia in dribbling il suo diretto avversario e scocca un diagonale chirurgico e vincente. Come a Biancavilla, il Palermo piazza due sberle istantanee e ferali. Il gol del sorpasso è una perla di rara bellezza, degna di ben altre categorie: Santana uncina magicamente un lancio telecomandato di Martin e sussurra un lob, dolce e beffardo, che pettina la rete alle spalle dell'estremo difensore ospite.