La sfida al sorprendente Lecce, guidato dall'ex Fabio Liverani, può costituire un significativo crocevia della stagione del Palermo.
serie b
Lecce-Palermo, varianti tattiche e nuovi interpreti: Stellone studia le mosse per sorprendere Liverani…
Allo studio novità significative, in termini di modulo ed interpreti, in vista della sfida contro il Lecce di Fabio Liverani: Stellone vuole un Palermo duttile tatticamente ed in grado di ruotare gli uomini al fine di implementare cifra tecnica,...
L'avvento di Roberto Stellone sulla panchina rosanero ha già lasciato intravedere i presupposti di un costruttivo e repentino cambio di rotta in termini di forma mentis, atteggiamento ed atmosfera in seno al gruppo.
Al netto della vittoria ottenuta al "Barbera" contro il Crotone, gara d'esordio del nuovo corso per il tecnico romano, empatia e feeling tra Stellone ed i calciatori rosanero appaiono elementi nitidamente tangibili nella quotidianità.
La squadra lavora con dedizione ed intensità, crede nella filosofia calcistica impartita dal suo allenatore, assorbe con profitto dettami tattici, carica emotiva, impulsi nervosi ed input motivazionali.
Una sintonia cementata nello scorcio finale della stagione precedente e per nulla scalfita dal finale amaro maturato al "Benito Stirpe" nell'ultimo e sciagurato atto della finale play-off.
Nessuna formula magica o alchimia misteriosa, criticità e lacune che affliggono la compagine siciliana permangono evidenti e Stellone dovrà lavorare non poco per elevare solidità, spessore ed efficacia della squadra in entrambe le fasi di gioco. I margini di miglioramento di questo organico sono ancora molto ampi, sia in termini di assimilazione e fluidità dei sincronismi corali che di condizione dei singoli. Tuttavia, intensità, coraggio e voglia di imporre il proprio gioco all'avversario sono tratti caratterizzanti insiti nel calcio del tecnico romano, peculiarità, seppur in embrione, mostrate e fatte proprie dai calciatori rosanero fin dai primi giorni di lavoro con il nuovo allenatore.
Il clima in casa Palermo è costruttivo ed elettrico, si lavora con determinazione feroce e sereno sorriso, nella consapevolezza che il percorso intrapreso può, se seguito con voglia e perseveranza, condurre al perseguimento dell'obiettivo.
Gerarchie indirizzate esclusivamente dal sovrano verdetto del campo, quindi tendenzialmente delineate ma al contempo flessibili, meritocrazia come criterio fondante alla base di ogni scelta tecnica, versatilità in sede di modulo tattico che schiude a tutti gli elementi della rosa concrete possibilità di impiego.
Stellone nella vittoriosa sfida contro il Crotone è ripartito dalla difesa a quattro.
Un classico rombo disegnato sul terreno di gioco per circa metà gara: 4-3-1-2 con Trajkovski alle spalle del tandem pesante Nestorovski-Puscas. Modulo che ha conferito densità e discreto dinamismo in zona nevralgica, alzando baricentro e linea del pressing. Esterni bassi un po'più prudenti e dediti in fase di copertura, non grandissima profondità in virtù di un'intesa ancora da costruire tra il numero trenta rosanero ed l'attaccante rumeno. Condizione fisica da tarare per entrambi, complementarità, tecnica e nei movimenti senza palla, ancora deficitaria tra due terminali che faticano ancora a dialogare ed a risultare organici allo sviluppo della manovra.
Nel corso della ripresa del match contro la compagine calabrese, Stelllone ha mutato assetto con l'inserimento di Rispoli in luogo di Haas ed il passaggio al 3-4-1-2 con Salvi riciclato terzo centrale di destra. Mossa corroborata dagli ingressi azzeccati di Falletti e Moreo e culminata nella rete decisiva di Nestorovski. Idee chiare ed identità marcata in termini di equilibri tra i reparti ed interpretazione del match ma nessuna forma di esasperato integralismo tattico.
Pur prediligendo un assetto imperniato sulla linea difensiva a quattro, Stellone non esita a variare modulo se contingenze della gara e tipologia di avversario lo richiedono.
In ragione di ciò, è lecito attendersi novità significative in vista dell'insidiosa trasferta in Salento contro i lanciatissimi giallorossi. Il pieno recupero alla causa di elementi carismatici e di spessore come Struna e Rispoli e le condizioni fisiche dei calciatori impiegati in settimana con le rispettive nazionali potrebbero indurre il tecnico rosanero a cambiare qualcosa. Il reiterato ricorso alla difesa a tre nel corso di sedute ed esercitazioni settimanali costituisce qualcosa in più di un indizio.
A fronte di un probabile cambio di modulo, con Stellone che potrebbe optare in avvio per il 3-4-1-2, sussistono al momento numerosi ballottaggi con il tecnico intenzionato a tenere tutti sulla corda fino all'immediata vigilia del match. Brignoli tra i pali, linea difensiva che rivedrà Struna nel ruolo di centrale di regia con Bellusci a scalare sul centro-destra e Rajkovic pilastro sul centro-sinistra. Salvi e Rispoli si contendono una maglia sul binario destro nel ruolo di esterno alto, Aleesami dovrebbe essere confermato titolare sul fronte opposto. A fianco di Jajalo, Murawski è favorito su Haas nel ruolo di interno. Occhio all'ascesa di condizione di Falletti, il quale potrebbe insidiare Trajkovski reduce dalla tornata di impegni con la Nazionale macedone. Nestorovski, match-winner contro il Crotone, è certo di una maglia da titolare in avanti, Moreo e Puscas, con il rumeno favorito, si contendono il ruolo di partner del bomber ex Inter Zapresic. Dolci problemi di abbondanza e scelte complicate per il tecnico rosanero, che dovrà gestire al meglio il livello di competitività in seno alla rosa riuscendo a generare virtuosi impulsi motivazionali nell'ambito di una concorrenza sana e costruttiva che giovi alle prestazioni dei singoli.
Superare brillantemente l'esame Lecce potrebbe instillare quella dose di entusiasmo ed autostima necessaria per cambiare decisamente marcia nel prosieguo della stagione.
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