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Il Messaggero: “Baccaglini, le mille bolle bluff. Lui come Joseph Cala, Manenti e…”

Il Messaggero: “Baccaglini, le mille bolle bluff. Lui come Joseph Cala, Manenti e…”

L'analisi del 'Il Messaggero' dopo il mancato closing in casa Palermo: "Della serie: misteri che se non ci fosse da piangere sarebbero pure buffi".

Mediagol7

Il 30 giugno la svolta: Maurizio Zamparini resterà al timone del Palermo Calcio.

Niente closing. Il patron friulano ha ritenuto 'ridicola' la proposta ufficiale avanzata dal gruppo rappresentato da Paul Baccaglini che presto lascerà con ogni probabilità anche il ruolo di presidente. Una situazione paradossale che ha trovato eco su diversi quotidiano sportivi e non. Tra questi, anche 'Il Messaggero'.

"Le mille bolle bluff. Piombano sul campo, promettono, poi (quasi sempre) spariscono da un'uscita secondaria dello stadio. Ma non era l' uomo-presidente-proprietario dell'avvenire? Sorridete: siete su scherzi a parte.

Chiedete al popolo della Roma di Al Qaddumi, domandate a Bari di Tim Burton, buttate lì a Salerno il nome di Joseph Cala, sventolate a Bologna una foto di Rezart Taçi. Infine fatevi un giro a Palermo e misurate il consenso che deve riscuotere in queste ore Paul Baccaglini. 'La differenza tra un gatto e una bugia è che un gatto ha soltanto nove vite', vedi Mark Twain e la sua involontaria prefazione al variopinto libro delle sòle rifilate dai marinai degli affari al calcio italiano. È il libro di cui sfogliamo oggi l'edizione aggiornata, un capitolo in più ambientato nella Sicilia rosanero, prima sedotta dalle promesse di Baccaglini, poi stordita dalla lettera in cui Maurizio Zamparini (un esperto, in fatto di thriller) invita l'ex Iena nonché presidente a smammare vista la 'ridicola offerta' della sua cordata angloamericana per il Palermo - si legge -. Più che cronaca, il Baccaglini ch'eccitava il Barbera a 'credere in me' (fatto: e adesso?) somiglia a una reincarnazione: l'uomo che s'annuncia e poi per un motivo o per l'altro boh. A Roma, per dire, annunciavano lo sceicco Al Qaddumi [...] Un preliminare lo concluse pure il petroliere albanese Rezart Taçi, nel 2009, per prendersi il Bologna dai Menarini: allora quando firmi Rezart? Non firmò mai. Un po' come a Parma nel 2005, l'anno di un imprenditore napoletano trapiantato in Svizzera, Gaetano Valenza, e dell'ex patron del Real Madrid, Lorenzo Sanz. [...] E Joseph Cala, il businessman (virgolette) che vide (idem) nel futuro della Salernitana 40 milioni d'investimenti e il ritorno in serie A? L'incantesimo durò meno di un mese, febbraio 2011, il tempo di veder saltare già il primo stipendio dei giocatori. Due estati prima, del resto, tutta Bari s'era beata dell'ottimismo del magnate texano Tim Burton (non il regista) avvolgendolo in sciarpe e bandiere fin dall' aeroporto. I quotidiani locali: 'Gli americani liberano Bari per la seconda volta'. Lui: 'Voglio farvi sognare!'. Matarrese invece voleva vedere carte e portafogli. Risposta: ciao Bari, alla prossima. Più o meno lo stesso finale scritto a Brescia, nel 2014, tra le Rondinelle e il pimpante (vedi Parma) imprenditore Giampietro Manenti: 'Sono serio: Brescia in A e stadio nuovo'. Fu il suo biglietto da visita, ossia l'unica traccia rimasta sul tavolo di Corioni. Della serie: misteri che se non ci fosse da piangere sarebbero pure buffi".